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    Conte è accerchiato, anche i giocatori sono stanchi. E c'è il richiamo del Milan

    Conte è accerchiato, anche i giocatori sono stanchi. E c'è il richiamo del Milan

    • Andrea Distaso
    Sono ore molto delicate per il Chelsea e Antonio Conte. Il pareggio con la Roma in Champions League, accompagnato da una prestazione molto sottotono dei campioni di Inghilterra, ha rimesso nel mirino della critica l'allenatore italiano e posto l'accento sui suoi rapporti sempre più tesi con la dirigenza, già esasperati da un mercato estivo tutt'altro che condiviso. Il Chelsea è arrivato a 3 partite consecutive senza vittorie e il clima di grande entusiasmo dopo il colpaccio sul campo dell'Atletico Madrid appare lontanissimo. Dopo la vittoria in Spagna, Conte ha collezionato due ko di fila contro Manchester City e Crystal Palace in campionato, scivolando a -9 dalla vetta della classifica e facendo così registrare la seconda peggiore partenza in Premier dell'era Abramovich (solo Mourinho nel 2016 fece peggio, con 4 ko a questo punto della stagione).

    I GIOCATORI MUGUGNANO - A tal proposito il magnate russo, che ha delegato negli ultimi anni la gestione del club alla plenipotenziaria Marina Granovskaia e al direttore dell'area tecnica Micheal Emenalo, viene descritto come "stanco" delle continue giustificazioni addotte dall'allenatore italiano per spiegare il difficile momento della squadra. Dopo il match col City, si appellò al calendario troppo congestionato e che gli aveva riservato la grande sfida con la squadra di Guardiola a soli 3 giorni dall'impresa di Madrid, mentre dopo il clamoroso ko col Palace il problema era riconducibile agli impegni delle nazionali e ai tanti giocatori persi per strada per infortunio. Una situazione quest'ultima che chiama in causa anche la relazione non più così idilliaca tra Conte e i calciatori, come ha confermato anche il "vaffa" riservatogli da David Luiz al momento del discusso cambio di mercoledì. 

    ALLENAMENTI TROPPO DURI - Il rapporto col gruppo è sempre stato uno dei punti di forza, dei cavalli di battaglia nella carriera dell'ex guida della rinascita juventina, ma mai come in questo il clima di unione e compattezza che ha sempre contraddistinto le sue squadre è messo a repentaglio dall'assenza di risultati e prestazioni. Azpilicueta, uno dei leader stlorici dello spogliatoio e tra i giocatori più importanti nell'assetto tattico di Conte, ha parlato chiaramente di atmosfera pesante nello spogliatoio. Un malumore che, secondi quanto riferiscono i tabloid inglesi, sarebbe alimentato dai metodi di allenamento eccessivamente rigidi di Conte e che per gran parte del gruppo sono alla base dei recenti ko muscolari di Kante, Moses e Morata, recuperato in extremis per il match con la Roma.

    Il prossimo match contro il Watford, rilanciato dalla vittoria in extremis con l'Arsenal, può dire molto sul futuro di Conte,che non ha mai fatto mistero della sua nostalgia per l'Italia e il desiderio di tornare ad allenare in Serie A. Una situazione che si intreccia con le vicende del Milan, che si sta interrogando seriamente sulla posizione di Montella dopo il ko nel derby e l'abulico pareggio contro l'Aek Atene. Ecco perchè un ulteriore passo falso potrebbe anche produrre inaspettati scossoni a Stamford Bridge e dintorni.

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