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    Biglia, il biancoceleste faro del Milan: dal 'Forza Lazio' al rigore non tirato

    Biglia, il biancoceleste faro del Milan: dal 'Forza Lazio' al rigore non tirato

    • Angelo Taglieri
    "Lucas dai, dicci due parole per la Milano rossonera". 
    "Forza Lazio". 
    Iniziò così l'avventura milanista di Lucas Biglia, il Principito arrivato al Milan dalla Lazio per portare geometria, esperienza e carisma in una squadra nuova di zecca che stava prendendo forma tra una cosa formale e l'altra, tra trattative lampo e rinnovi infiniti, tra milioni ai club e milioni ai giocatori. Nell'estate movimentata è arrivato anche lui, seguito e cercato dal lontano 2007, quando con l'Anderlecht sfidava il Milan di Ancelotti in Champions League, e che ora, dopo mesi difficilissimi, in cui tra infortuni, soliti, e scarsa gamba, insolita, non è riuscito a incidere, si è preso i colori rossoneri. 

    CUORE BIANCOCELESTE - Con l'arrivo di Gattuso, ha svoltato. Lì, nel cuore del centrocampo, batte il suo, sempre presente, sempre nella posizione giusta. Le seconde palle sono tutte sue, a due tocchi dà il ritmo alla banda di Ringhio, contro la Spal ha trovato anche il primo gol, festeggiato urlando, com'è nel personaggio. Anche con la Roma, la metà della Capitale di cui è stato nemico sportivo per 4 anni, ha esultato in maniera speciale, anche ieri ser... ah no. Ieri sera no, ieri sera è stato diverso. 

    ABBRACCI AGLI EX COMPAGNI - Romagnoli calcia il rigore decisivo, e guarda il cielo. E non esulta. Bonucci, Calhanoglu, Montolivo, Cutrone, la panchina, Gattuso, soprattutto Gattuso, corrono verso di lui, e Donnarumma, per festeggiare. Una corsa verticale, come il calcio proposto da Biglia. Che invece corre alla sua sinistra, orizzontalmente, per andare ad abbracciare gli ex compagni, quelli lasciati in estate e mai dimenticati. Un abbraccio a Milinkovic, uno a Radu, uno a Lulic che da lui ha ereditato la fascia da capitano. Alla Lazio era rigorista, ieri il dischetto lo ha solo guardato, non avvicinandosi, neanche quando si è passati ad oltranza, dove si sono presentati Calhanoglu prima e Romagnoli poi. Altro cuore laziale, altra storia, altra "non esultanza". Come quella di Lucas Biglia, cuore biancoceleste faro del Milan di Gattuso.

    @AngeTaglieri88

     

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