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  • Berlusconi: 'Il closing non è in dubbio. Presidente onorario? Solo se ho potere di scelta, chiederò che resti Galliani'

    Berlusconi: 'Il closing non è in dubbio. Presidente onorario? Solo se ho potere di scelta, chiederò che resti Galliani'

    • Daniele Longo, inviato all'Hotel Bulgari
    Dopo la battuta nel pre-partita di Milan-Inter ("Il mio ultimo derby? Non credo"), torna a parlare Silvio Berlusconi: il patron rossonero dopo il derby si è recato all'Hotel Bulgari, nel centro di Milano, dove ha incontrato Adriano Galliani e alcuni sponsor Fininvest a cena. Queste le dichiarazioni raccolte dall'inviato di Calciomercato.com Daniele Longo: "Abbiamo assicurazioni valide che si chiuderà il 13, crediamo non ci siano ostacoli nell'ottenimento delle autorizzazioni che servono dallo stato cinese e quindi pensiamo che avverrà nella data prefissata. Presidente onorario? I cinesi insistono perché io rimanga in quel ruolo. Io ho detto che rimanere presidente in una società di altri non lo potevo tenere in considerazione, mi hanno offerto la presidenza onoraria, senza l'elezione di un presidente esecutivo che sia diverso da me. Penso che potrebbe attuarsi una situazione del genere, ma dovrei avere una possibilità d'intervento sul mercato e anche su questioni di campo. Se questa cosa mi verrà attribuita, proverò ad accettare la presidenza onoraria".

    Sul derby: "Questo derby si è chiuso con un risultato giusto, peccato essere stati raggiunti negli ultimi minuti perché abbiamo sperato di poter essere soli al secondo posto in classifica. Siamo in coabitazione con la Roma. Non abbiamo giocato una brutta partita".

    Su Montella: "Gli ho fatto i complimenti per il secondo posto, ma abbiamo alcune differenze di vedute sullo schema tattico. Io ho il convincimento che lo schema del Milan che ci ha portato per 30 anni ad essere stati la squadra più titolata del mondo sia quello con un trequartista e due punte. Io insisto con Montella che lo schema sia questo, ovvero non con due ali di ruolo".

    Su Donnarumma: "E' un frutto del nostro vivaio, di nostri allenatori veramente capaci. Ha messo su molta massa muscolare e siamo contenti che sia arrivato in nazionale. Dietro di lui, però, c'è anche un altro portiere che i preparatori mi dicono essere altrettanto bravo e questo vuol dire che bisogna credere nel vivaio. Se io non riuscirò a concludere con questi soci cinesi, io avevo in mente il progetto della squadra tutta italiana, di giovani, preferibilmente emersi dal nostro vivaio e i tifosi avrebbero accettato una scelta del genere e avrebbero sostenuto questi ragazzi che sarebbero andati in campo con una fame di gioco e di pallone e di successo che può rendere delle squadre giovani, capaci di superare le avversarie più quotate".

    Su Galliani: "Spero proprio che ci sia spazio per lui. Io cercherò di far accettare questa condizione".

    Se non si dovesse chiudere il 13 dicembre: "Abbiamo assicurazioni precise dalle banche che il 13 si chiuderà. Se ciò non dovesse accadere, si vedrà. Ma io penso che ci abbiano dato assicurazioni valide".

    Sulla coreografia della curva: "E' stata un'emozione molto forte, mi ha colpito tanto: hanno lavorato quasi 3 mesi e mi hanno toccato il cuore".

    Sulla cessione: "Ho accettato questa decisione con molto dolore, perché nel calcio sono entrati i soldi che derivano dal gas, dal petrolio o da situazioni di altri paesi, come Abramovich dalla Russia".

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