Antenucci a CM: 'Meret, Bonifazi e Semplici: vi svelo i segreti della Spal! Il Leeds? Tutto bello, tranne Cellino...'
Ha nominato l'inizio dell'anno, partiamo da lì. E' arrivato dal Leeds, dall'Inghilterra, eppure sembra che sia qui da una vita.
"Mi sono trovato bene da subito, sentivo che questa era la scelta giusta, anche se la squadra era una neopromossa in B. Sai, può succedere di tutto quando ti affacci in B. Però ho avuto subito sensazioni positive con i compagni, con il mister, con tutto l'ambiente, i tifosi. La città una città stupenda in cui vivere, quindi ci sono state tutte le componenti che mi hanno aiutato".
Hai nominato il mister. Cosa ti ha dato Semplici, quanto ti ha aiutato visti i tuoi problemi di gol iniziali? E si sa, un gol per l'attaccante è tutto... "Ero contento per quello che stavo dando in campo ma alla fine il gol è quello che conta, che ti porta al risultato. Quindi mi dispiaceva poter aiutare la mia squadra solo con l'impegno e non con i gol. Il mister mi ha lasciato in campo, mi ha dato tranquillità, dandomi consigli, ed è normale che adesso sia finito sotto i riflettori. Lo conoscevano non in tantissimi e ora si sta prendendo le giuste soddisfazioni".
E' arrivato Floccari a gennaio. Ed è stata subito intesa in campo.
"Per il modo che ha il mister di proporre calcio è importante che i giocatori davanti siano abbastanza intelligenti per giocare insieme. Sergio lo è, non è difficile trovare le giuste combinazioni con un giocatore di qualità".
Vecchi lupi di mare, come lei e Floccari, ma anche due giovani finiti in azzurro: Meret e Bonifazi. Partiamo dal primo, al centro di infinite voci di mercato.
"Alex si vedeva già da inizio anno che aveva grandi qualità, però penso che stia dimostrando il suo valore dal girone di ritorno. Ha fatto delle parate che ci hanno portato tanti punti. E' un fenomeno! E' molto, molto, molto forte. Il prossimo anno? Non lo so. E' dell'Udinese, il mercato è imprevedibile. E' da grandissima squadra".
Bonifazi ha appena rinnovato con il Torino. E' una sorpresa per lei? "Kevin lo notai subito. Lo dissi già a luglio che aveva qualità tecniche e fisiche, può arrivare molto ma molto in alto".
E pensare che l'anno scorso ha avuto difficoltà in Lega Pro.
"Questo è il bello del calcio: come un giocatore nel giro di 4-5 partite possa fare un salto di qualità impensabile fino allo scorso anno. Ora si vede tutto il suo valore. Come Gagliardini? Sì, sì".
Torniamo a lei. Esperienza importante al Leeds. Quanto le è servita e in cosa l'ha cambiata?
"Ho sempre voluto fare un'esperienza all'estero e poi è capitata questa occasione grazie al direttore Salerno, che mi ha proposto di andare in Inghilterra. E' stata un'esperienza da tanti punti di vista bella, ma anche qualche cosa di negativo è accaduto. Dall'affetto della gente, che all'inizio ci mette un po' ad apprezzarti, essendo molto nazionalisti. Lì è nata anche la mia prima bimba, Leeds è una città giovane, che ti offre tanto. Quasi tutti aspetti positivi, tranne Cellino... Di punto in bianco, il primo anno avevo una clausola che con 12 gol mi si rinnovava il contratto, arrivato a 10 gol non ho più giocato. Vuol dire che non solo in Italia succedono queste cose, ma anche in Inghilterra, seppur fatta da un italiano. Al di là di questo, mi porto dietro l'affetto dei tifosi. L'ultimo giorno, quando ho fatto il giro del campo, hanno cantato il coro solo per me. Sono cose che non dimentichi mai".
Come mai ha scelto di tornare? C'erano altre offerte?
"Avevo avuto un'altra offerta importante, dal Reading, che ora è quinto in Championship, ma ho deciso di tornare. Volevo tornare a fare la B, volevo che le bimbe andassero all'asilo in Italia. E' stata una scelta perfetta, perché Ferrara ha esaudito tutti i miei desideri".
Ha ricevuto altre offerte in Italia?
"Sì, c'erano altre proposte. Nessuna dalla A".
Serie A che può arrivare con la Spal...
"Arrivati a questo punto, mancano 11 partite, bisogna crederci. Stiamo facendo qualcosa di straordinario. Dobbiamo continuare. Aumentare il bottino di gol in A? Pensiamo ad arrivarci...".
Chiudiamo: qual è il vostro segreto?
"Non c'è un segreto. Forse la naturalezza, la semplicità nel fare le cose. Neanche al Torino mi è successo. Non avere pressioni ti porta sempre a fare bene, ma con naturalezza. Come se venisse tutto spontaneo. Poi c'è il gruppo: siamo uniti, si lavora bene. Si vive bene a Ferrara, tante piccole cose che ti aiutano a fare meglio".
Aspettiamo il gol in rovesciata, come con la maglia della Ternana...
"Ci ho riprovato quest'anno, in qualche partita. Mi va bene segnare anche a porta vuota".
Risata. Clima sereno e disteso. Come a Ferrara.
@AngeTaglieri88