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Ag. Laxalt a CM: 'Inter? Sacrificato per Ansaldi. Su di lui Chelsea e Fiorentina'
D'Ippolito lei è stato il vero "talent scout" di Laxalt, ci può raccontare come arrivò in Italia?
"Avevo segnalato Laxalt all'Inter già l'anno precedente rispetto al suo arrivo e lo avevano visionato durante il campionato uruguaiano. Poi il direttore sportivo Ausilio lo osservò anche durante il campionato Sudamericano Under 20 e lì si convinse ad acquistarlo".
Un'operazione di grande prospettiva, su cui però l'Inter non ha mai voluto puntare fortemente...
"In realtà fin da subito l'idea dell'Inter era quella di comprare il giocatore per prestarlo e valutarlo nel campionato italiano. L'Inter lo ha pagato relativamente poco, circa 2,3 milioni, ma ha scelto di fargli compiere un percorso che era chiaro fin dal momento del suo acquisto".
Bologna, Empoli, poi Genoa. Come mai la scelta di questi tre club e perchè così tanti cambiamenti in soli due anni?
"Diciamo che nelle prime esperienze non è stato così fortunato. Al Bologna all'inizio trovò Stefano Pioli in panchina che gli stava iniziando a dare fiducia. Trovò la doppietta all'esordio contro il Milan e veniva impiegato sia da interno che da ala. Di fatto l'esonero di Pioli per Ballardini complicò quell'annata. Il prestito all'Empoli fu invece diverso perchè piaceva tanto a Sarri, ma l'Empoli era una realtà consolidata e fu difficile inserirsi nel gruppo. Per fortuna arrivò il Genoa con Gasperini che lo volle fortemente e impose il suo acquisto a Preziosi".
Possiamo dire che se Pioli lo avesse avuto all'Inter oggi avrebbe avuto sicuramente un arma in più in rosa? C'è un rimpianto nel non essere stato trattenuto dall'Inter?
"Sicuramente Pioli aveva imparato a conoscerlo e sapeva bene le sue qualità. Tra l'altro lui ora sta facendo benissimo da esterno perchè ha grande capacità di corsa per tutti i 90 minuti, ma il suo ruolo naturale è da mezzala e credo che potesse essere utile anche in quel ruolo. L'Inter però quest'estate aveva una necessità sugli esterni bassi e alla fine ha scelto di inserire il cartellino di Laxalt per abbassare il costo dell'operazione Ansaldi. C'era un allenatore diverso un progetto diverso quindi non credo si possa parlare di rimpianti".
Da Gasperini a Juric Laxalt è rimasto una certezza per il Genoa ma quale sarà il suo futuro?
"Il Genoa in estate ha scelto di trattenerlo e riscattarlo perchè ha capito il potenziale del giocatore. Sicuramente il club di Preziosi è un club che tende a vendere perchè pensa tanto al proprio bilancio e al generare profitti dalle plusvalenze. Non a gennaio, ma a fine stagione e alle condizioni dettate da Preziosi (14-15 milioni di base ndr.) verranno ascoltate delle offerte".
Ci sono già club interessati?
"Ovviamente sono tantissimi i club che lo seguono. A Genova sono presenti sempre tantissimi osservatori. In Italia c'è la Fiorentina che lo sta tenendo d'occhio e già quest'estate lo voleva prendere, ma non è l'unica. All'estero ho richieste soprattutto dalla Premier League. Il Chelsea? Si è uno dei club perchè Conte lo ha visto in Italia, sa le sue qualità e lo vorrebbe portare in Inghilterra".