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  • Leao-Inter, una storia interrotta dalla furia di Conte. Tutta la verità e il retroscena chiave

    Leao-Inter, una storia interrotta dalla furia di Conte. Tutta la verità e il retroscena chiave

    • Pasquale Guarro
    “È vero, fummo vicini a Leao”. La candida ammissione è arrivata dal direttore sportivo dell’Inter, che nell’intervista rilasciata a Libero ha ricordato la trattativa con l’attaccante portoghese, poi divenuto un pilastro del Milan. 

    “Però non ti dico poi cosa è accaduto”, ha tagliato corto Piero Ausilio, vistosamente desideroso di cambiare argomento dopo aver fornito la risposta più onesta possibile. Discorso troncato sul più bello, che ha lasciato a bocca asciutta tutti i curiosi e gli amanti dei retroscena, che avrebbero voluto sapere cosa è andato storto e perché a un certo punto i nerazzurri, vicinissimi alla definizione dell’affare, hanno poi deciso che fosse meglio lasciar perdere. A distanza di qualche anno possiamo raccontare con esattezza cosa accadde ai tempi. 

    AFFARE FATTO - Era il 2019-20, il primo anno di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter. Il tecnico salentino non era del tutto soddisfatto della campagna di rafforzamento ed era inoltre innervosito dal fatto che la sua prima richiesta di mercato tardasse ad arrivare, ovvero Romelu Lukaku, dallo United. Troppa distanza tra domanda e offerta, la cosa andava per le lunghe e si respirava una strana aria. Nel frattempo Piero Ausilio portava avanti piste parallele, non  per forza alternative. Tra queste, per l’appunto, quella relativa a Rafa Leao. Appuntamento a Londra con il proprietario del Lilla e stretta di mano. Bene, la cosa si fa, bisogna solo informare il mister, cioè Conte. 

    LUKAKU O MORTE - Al rientro a Milano, la sorpresa: al solo udire il nome di Leao, Antonio Conte diventa scuro in volto e cambia tono di voce. Da parte del tecnico salentino arriva il secco no al calciatore e la pretesa di interrompere le trattative. Lukaku o morte, tutto su di lui. Ausilio provò a farlo ragionare dicendogli che sarebbero arrivati entrambi, che era solo questione di tempo e di iniziare a lavorare con Leao. Ma la posizione di Conte non si spostò di un millimetro, il tecnico salentino aveva già visualizzato il futuro ed era certo, in cuor suo, che una volta investito su Leao, la proprietà non avrebbe avuto la possibilità di produrre altri sforzi e che alla fine Lukaku non sarebbe mai arrivato. Tra l’uovo oggi e la gallina domani, Conte scommise tutto sulla seconda e alla fine i fatti gli diedero ragione. La conferma si ebbe nel mese di agosto, quando ad Appiano arrivò il chiaro messaggio della famiglia Zhang: stop alle trattative per Lukaku, lo United chiede troppo e non intendiamo accontentarli. Al fine di ammorbidire la netta presa di posizione della proprietà fu necessario un clamoroso colpo di teatro: allenatore e parte della dirigenza andarono dal presidente a minacciare le dimissioni. Zhang fece un passo indietro e Ausilio, con qualche milione di euro in più in tasca, andò a chiudere l’operazione con i Red Devils. Fosse arrivato Leao, neanche le bombe avrebbero convinto Zhang a rivedere la propria posizione.

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    Taribo82
    Taribo82

    NORMALE CONTE VOLESSE LUKAKU.. LEAO ERA UNA SCOMMESSA.. PRENDETE BALOGUN.. L'ESTATE SCORSA HANNO...

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