Calciomercato.com

  • Getty Images
    Veneziamania: siamo ufficialmente in zona retrocessione, bisogna ritrovare subito la spensieratezza persa e del quale ci eravamo innamorati

    Veneziamania: siamo ufficialmente in zona retrocessione, bisogna ritrovare subito la spensieratezza persa e del quale ci eravamo innamorati

    • Alessio D'Aco
    Il Napoli batte 2-0 il Venezia al Penzo ed é bagarre in zona scudetto con gli azzurri che si portano a meno uno dall’Inter capolista. Ma a noi interessa poco. Noi portiamo a casa gli ennesimi “schiaffi” al Penzo.

    I numeri parlano chiaro: tre pareggi e sette sconfitte nelle ultime dieci partite sono oggettivamente troppo pochi per sperare di portare a casa la salvezza che ad inizio stagione sembrava impossibile ma che a metà campionato, dopo le vittorie con Roma e Bologna, sembrava già cosa fatta. Cosa si é perso dopo la vittoria a Bologna, l’ultima dei ragazzi di Zanetti? Si é persa quella spensieratezza che avevano i ragazzi che andavano in campo. Oggi abbiamo visto una squadra preoccupata, rintanata e impaurita dal Napoli, sicuramente superiore ma che ha mostrato anche qualche lacuna. Di occasioni avute come quella di Okereke potevano essercene altre ed invece si é preferito il non gioco, il gioco fatto d’attesa e contropiede rispetto alla costruzione dal basso che abbiamo sempre perseguito contro chiunque. Stiamo perdendo la leggerezza di giocarcele le partite, forse preoccupati da una classifica che ci vede nella zona rossa. Con una partita da giocare, cioè quella a Salerno, siamo a meno due dal Cagliari che ha incredibilmente espugnato Bergamo. Bisogna riuscire a tornare a giocare senza pesi e macigni. Ci siamo innamorati di questa squadra proprio per la sua voglia di imporre il gioco e di cercare tramite il palleggio la via della rete.

    Oggi però la squadra é sembrata disunita. Non ha avuto occasioni degne di nota, a parte quella di Okereke che deriva da un guizzo dell’attaccante nigeriano. Da Nani ci aspettiamo tanto di più a patto che giochi di squadra e non da solo perché se fosse così si può comodamente accomodare in panchina. Johnsen é stato totalmente assente ingiustificato. Bene Cuisance oggi e la difesa che é riuscita, in parte, ad arginare lo strapotere di Osimhen tornato titolare dopo tre mesi (proprio a Venezia!). Ebuhei si é innervosito nel finale e ha fatto un’entrataccia su Mertens facendosi buttare fuori e costringendo Zanetti a reinventarsi la squadra per il prossimo match visto che sulla fascia destra si é venduto Mazzocchi a gennaio e non ci sono riserve di ruolo e si andrà a ripiegare su Crnigoj o Ampadu.

    Mercato che doveva essere di riparazione e non di rivoluzione. I nuovi quindi che si integrino subito negli schemi di Mister Zanetti che a maggio 2021 diede una gioia enorme al popolo veneziano con la promozione in Serie A dopo 21 anni e spera a maggio 2022 di dare un’altra gioia con una salvezza che si fa, partita dopo partita, sempre più complicata.

    Altre Notizie