Tanto tuonò che piovve. Settimana intensa in casa Udinese, sia per il mercato sia per i risultati sul campo. Alla fine Floro Flores ha preso il largo verso il porto di Genova. Ci sarebbe piaciuto fosse rimasto in Friuli per le qualità tecniche che ha sempre dimostrato in questi quattro anni, ma a ragion veduta la sua scelta è stata giusta. Primo perché German Denis sta segnando e convincendo - tre gol in tre partite di campionato partendo dalla panchina -, e quindi lo spazio per il napoletano sarebbe stato limitato. Secondo perché cambiando aria si possono trovare motivazioni diverse e capire cosa si vuole fare 'da grandi'.

Quello che va sottolineato, in questo particolare momento della squadra bianconera è la coesione del gruppo e la bravura dello staff: l'Udinese è una squadra che corre e che diverte. Sono i frutti del lavoro serio e qualificato di Francesco Guidolin e dei suoi collaboratori. I calciatori hanno sposato la causa di questo mister così schivo, a volte teso, ma che ha inculcato la cultura del lavoro. Si è visto nella maturazione di Sanchez, nella conferma di Di Natale come capocannoniere: entrambi all'inizio avevano sofferto, forse, alcune metodiche dell'allenatore. Ma da giocatori intelligenti e capaci hanno capito e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Dopo le prime quattro sconfitte di campionato, sfido chiunque ad immaginare una classifica a questa quota.

C'è anche un altro aspetto: Guidolin tiene tutti sulla corda, mai che si sia riusciti ad azzeccare una formazione alla vigilia. Gli stessi protagonisti sanno poco prima del match se scenderanno sul terreno di gioco e gli interpreti cambiano anche quando non te lo aspetti. Tralasciando l'uscita di scena dalla Coppa Italia, l'Udinese sta facendo benissimo in campionato. Qui in Friuli abbiamo imparato la lezione: non esaltarsi e non parlare di obiettivi che non siano la salvezza. Una lezione per i bianconeri e anche per noi addetti ai lavori, che sia scaramanzia o paura di scottarsi di nuovo non importa. Aspettiamo l'Inter e poi parliamo. Chissà se va...