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    Toromania: c'è un problema portiere

    Toromania: c'è un problema portiere

    • Andrea Piva
    Al Torino c’è un problema portiere. Un errore può capitare, due pure, ma con quelli commessi ieri contro l’Udinese sono addirittura tre le partite consecutive in cui Vanja Milinkovic-Savic commette incertezze che costano caro: il rinvio sbagliato che ha portato al gol di Gabbiadini contro la Sampdoria glielo si può perdonare, così come quel pallone che si è fatto sfuggire dalle mani nel secondo tempo su cui poi ha messo una pezza Rodriguez con il successivo salvataggio sulla linea. Poi c’è stata l’uscita a metà contro il Sassuolo e la porta lasciata spalancata a Raspadori per la rete dell’immeritato 1-1 neroverde, infine i due gravi errori che hanno portato agli altrettanti gol dell’Udinese nei minuti di recupero di ieri. 

    I dubbi sull’opportunità di puntare su Milinkovic-Savic come portiere titolare in estate erano tanti, nel girone di andata l’estremo difensore serbo li aveva però allontanati tutti con una serie di prestazioni convincenti e parate decisive. Poi sono arrivate la pausa natalizia e il Covid ed è tornato il Milinkovic-Savic che tre anni fa non giocava neppure all’Ascoli in B e che l’anno dopo Preud’homme ha immediatamente fatto scendere nelle gerarchie del suo Standard Liegi relegandolo al ruolo di terzo. 

    Ma qual è il vero Milinkovic-Savic? Probabilmente non è quello visto nelle ultime partite ma neppure quello che è sembrato essere nella prima parte di stagione. E’ un portiere fisicamente dotato, bravo con i piedi ma con lacune da colmare tra i pali e nelle uscite. Resta da capire (possibilmente prima della partita contro il Venezia) come saprà a reagire a questi errori in serie, perché, più che per qualsiasi altro giocatore, per un portiere è fondamentale scendere in campo sapendosi lasciare alle spalle gli sbagli precedenti e la paura di commetterne altri. Saprà farlo Milinkovic-Savic?

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