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Spalmania: l'attacco non punge e Antenucci delude, ora tocca a Floccari
Se le prestazioni sono state ottime, sia per quanto concerne la supremazia territoriale, che per quanto riguarda la tenuta difensiva, a destare non poche preoccupazioni è il reparto d’attacco. Perché sia contro il Genoa, in superiorità numerica per oltre 70 minuti, che ieri contro il Chievo, in una partita gioca per quasi un’ora nella trequarti avversaria, sono mancate le giocate delle punte. La rete di Marassi di Petagna è l’unica giocata degna di nota in due partite nelle quali gli attaccanti di Semplici hanno avuto la possibilità di dare una svolta decisiva alla stagione. Troppo poco per una squadra che crea tantissime palle gol grazie alle fiammate di Lazzari e alle giocate di Kurtic. Troppo poco per chi ha l’ambizione di fare il salto di qualità e slegarsi dalle vicende riguardanti una salvezza che poteva essere un affare già chiuso.
L’amaro in bocca è doppio se si guarda il calendario, che prevede due sfide estremamente complicate nelle prossime quattro, contro Napoli e Milan. La classifica rischia quindi accorciarsi ancora e complicare la vita di una Spal che questa stagione ha già dimostrato di soffrire terribilmente la pressione. Fondamentale sarà quindi cercare di ritrovare freschezza offensiva e, se necessario, fare scelte impopolari. Perché non è più il tempo dei giochi e il credito guadagnato ad inizio stagione rischia di essere bruciato definitivamente prima della fine dell’anno; Semplici ha bisogno di un contributo decisamente maggiore dai suoi attaccanti e a farne le spese potrebbe essere anche capitan Antenucci, in un momento di forma decisamente negativo, a beneficio di un Floccari in palla che tra Coppa Italia e scampoli di partita in campionato ha dimostrato di avere la giusta attitudine in questo momento di crisi realizzativa.