Sampmania:| L'anno più lungo
Il 15 maggio 2011 poteva e doveva essere la giornata del ricordo delle emozioni più forti provate nell'era Garrone dai tifosi blucerchiati. Esattamente un anno fa la Sampdoria batteva il Napoli e vedeva schiudersi le porte del paradiso calcistico: la Champions League. A dodici mesi di distanza l'imperativo è nuovamente vincere, anche se questa volta servirà per allontanare l'inferno. La giornata campale partirà proprio come l'anno scorso: migliaia di persone si ritroveranno in piazza De Ferrari e sfileranno colorando la città verso Marassi.
Diversamente da allora non ci sarà nessuno che avrà il sogno di tornare in quella stessa piazza qualche ora dopo per festeggiare lo storico obiettivo. Una volta entrati dentro il 'Ferraris' tutti si gireranno verso il campo e le emozioni saranno ben diverse da quelle provate 365 giorni fa. Nel cuore di tutti tornerà a fare capolino la paura. La paura di vedere una squadra allo sbando, che quando c'era da lottare pensava al passato e ora che un po' di orgoglio è venuto fuori non può guardare al futuro con la giusta serenità.
Per questo la testa durante i novanta minuti volerà verso il San Nicola, dove saranno impegnate Bari e Lecce, mentre un occhio visualizzerà sempre i tabelloni luminosi che campeggiano sopra le torrette di Marassi. Da lì passano le speranze blucerchiate, ed è per questo che Sampdoria-Palermo fa più paura di Sampdoria-Napoli. Perché il 15 maggio 2010 la testata con cui Pazzini infilò De Sanctis aveva il sapore dolce dell'impresa compiuta, mentre domenica prossima se qualcuno dovesse mai gettare il pallone alle spalle del portiere avversario, il gusto in bocca potrebbe rimanere amarissimo se i 'gemellati' galletti venissero travolti dai cugini leccesi.
Come sia potuto succedere tutto questo in appena un anno è una domanda che bisognerà porsi quando il calvario blucerchiato sarà chiuso. Ora tra litigi, cessioni sanguinose, carneadi che si trasformano in fenomeni, sogni infranti e incubi che potrebbero diventare realtà, è arrivata la partita che vale una vita calcistica intera. Per fortuna la Sampdoria ci arriva con migliaia di tifosi pronta a sostenerla e convinti di poterla prendere per mano e condurla all'impresa. Per fortuna in un anno non è cambiato proprio tutto...