Romamania:| Va' dove ti porta il cuore
Ha ragione Francesco Totti. Trigoria è triste. Nell'anno in cui la Roma ha la rosa completa, ognuno lì dentro pensa agli affari propri: Presidente, dirigenza, allenatore, giocatori in scadenza di contratto. E d'altra parte, lasciando cadere il velo dell'ipocrisia, come biasimarli. La forza della squadra parte dal vertice. Già analizzando questo dato si capisce la stagione conturbata: la società è assente, Rosella Sensi non ha più potere, ha il vezzo di recarsi a Trigoria soltanto dopo le sconfitte. Il suo volto al centro sportivo è sinonimo di pessime giornate. Sbraita, raccomanda maggior concentrazione. Non per i tifosi, non per il bene insito della Roma, ma per il suo. Ha un debito da pagare con Unicredit e la buona vendita della società risolverebbe le sue controversie. Meglio va la squadra e più possibilità di buona (ri)uscita esistono.
A proposito di vendita, prendete l'esempio proprio del Capitano: lui è il Colosseo, il simbolo indiscusso, il giocatore più forte della storia della Roma. Nel vecchio calcio un giocatore come lui non si discuterebbe neanche: adesso si dice che potrebbe essere addirittura d'ostacolo nella trattativa di cessione ad un nuovo proprietario. Guadagna troppo per un panchinaro. I soldi si sostituiscono al cuore e l'anima viene respinta dal corpo. Il peggiore degli incubi. Trigoria è triste. Presto ci sveglieremo da questo sogno che in realtà e la realtà. Sarà l'inizio di una nuova era ed il calcio dei sentimenti sarà sostituito a pieno titolo anche a Roma dal calcio business.
Mai più imprenditori tifosi a capo della società, né giocatori simbolo, né bandiere. Forse nemmeno più tifosi. Già oggi i ragazzi dell'ultima generazione si sono trasformati: nei loro discorsi calcistici la parola Roma è usata sempre di meno. Si identificano in pro e contro riferendosi alla Sensi, a Ranieri, a qualche giocatore, addirittura a qualche conduttore radiofonico locale. Il giallorosso sempre più sbiadito nei loro cuori. In futuro con la nuova proprietà, probabilmente, si diventerà più ricchi dentro, ma quanta aridità all'esterno. Ecco perchè Francesco Totti ha ragione. 'Nun je da retta' Roma e va' dove ti porta il cuore. Ma forse è già troppo tardi.