Mezza Juve batte magica Roma 3-0. Ma non siamo i soliti. Abbattersi e cercare ostinatamente colpevoli non serve a nulla. L'atteggiamento deve essere costruttivo. Gli avversari hanno capito come battere la Roma: con il catenaccio. Attesa e contropiede. Hanno vinto così Genoa, Udinese e Juventus. Ora tocca a Luis Enrique la prossima mossa. Come era accaduto proprio contro i bianconeri a dicembre, dopo i ko di Udine e Firenze. Lavorare per diventare grandi ed essere finalmente un passo avanti rispetto a tutti.

Il problema è emerso: la squadra va in difficoltà quando l'allenatore avversario infoltisce il centrocampo e non dà possibilità al regista romanista di impostare il gioco. Si annullano così le traiettorie di passaggio, la difesa va in inferiorità numerica e prende gol. Occorre dunque aumentare il dinamismo. Gli ultimi giorni di mercato possono essere d'aiuto: un'idea correlata può essere quella di presentare un nuovo modulo, quando si affronta un certo tipo di squadre, quelle tutta corsa.

A questo proposito, in vista della partita contro il Catania, Luis Enrique stava esercitando la squadra a giocare con un attaccante in meno e un centrocampista in più, con Pjanic sulla trequarti (la zolla di campo dove rende di più, d'altronde). Poi ci ha ripensato, probabilmente perchè già conscio delle condizioni precarie di De Rossi. Un ipotesi da rivalutare in futuro.