Roma: Perché? Perché? Perché?
Ieri sera Borriello s’è divertito? E Ranieri? Visto che s’erano sbelliccati dalle risate per cinque schiaffoni presi a Milano dopo appena uno 0-2 c’è da aspettarsi quasi un carnevale brasiliano.
A proposito, siamo sicuri che in Brasile sia partito solo Adriano? Ieri è stato il migliore in campo. Almeno lui non c’era veramente. Gli altri si sono messi la mascherina. Non ti conosco Roma mia.
Sono venuti a casa nostra e hanno fatto quello che gli pare, ci hanno anche sputato addosso e non abbiamo fatto niente, nemmeno con l’orgoglio. Del gioco neanche un abbaglio, il gioco è un Ufo a Roma, il miraggio di un triangolo è quello delle Bermude. Doveva essere lo spareggio dei sogni, la partita della verità e purtroppo lo è stata: la Roma non c’è. La Roma che l’anno scorso s’era meritata una carezza commossa e un abbraccio stretto forte, la Roma che l’anno scorso aveva pianto lacrime amare e romaniste in quella notte contro la Sampdoria, che nello spogliatoio di Verona s’era promessa: "il prossimo anno lo vinciamo per questa gente", quella Roma lì che è stata una parte della tua anima - e più era ferita e più le volevi bene - non c’è più adesso. Stanotte. Questa mattina. Non si nomini nemmeno più per scherzo lo scudetto, adesso non stiamo neanche in Europa League. E non si venga a dire che la Roma ha perso contro una grande squadra: il Napoli Soccer è una squadra che una decina di giorni fa ha preso la sveja dal Chievo, due picchi e a Fuorigrotta. Il Napoli Soccer ieri è stato semplicemente più presente e dentro la partita, ha fatto impunito i suoi comodi fiancheggiato dall’arbitro e da un’intera squadra: la Roma.