Qualcuno fermi De Laurentiis e la 'banda degli onesti' da Napoli a Milano
Anche se mi riesce assai difficile identificare chi possa o voglia farlo, considerando le simpatie e gli endorsement che ,ormai da qualche anno a questa parte, Napoli & napoletani stanno raccogliendo un po'dappertutto. Una potente forza ammaliatrice in grado di sedurre quanti tifano per un ribaltone nelle attuali gerarchie della Serie A.
Quelli da fermare, prima che degenerino, sono De Laurentiis e i suoi coreuti, colori i quali si cibano del suo verbo, lo fanno proprio e poi lo divulgano. Manca un mese abbondante al via del nuovo campionato, ma ADL non smette di fare polemica su quello archiviato un mese e mezzo fa, perché ancora non ha digerito di averlo perso. E per inaugurare alla grande il ritiro partenopeo a Dimaro ha distribuito al popolo azzurro il solito panem et circenses: "il campionato ci è stato scippato, e dobbiamo fare in modo che la Var non diventi un’ulteriore bastarda opportunità. Non fossero accadute certe cose sotto gli occhi di tutti,avremmo potuto superare di 1 o 2 punti la nostra concorrente. Noi apparteniamo a quella che Totò chiamava la banda degli onesti".
Iniziamo dalla fine: in quel film (comico, proprio come certe uscite del presidente napoletano) i cosiddetti "onesti" erano una banda di falsari, molto simpatici ma pur sempre dei falsari. Purtroppo, da Napoli a Milano, si abusa nell'utilizzo del termine "onesto" applicato al calcio e questo genera autogol clamorosi.
Gli interisti se ne fregiarono durante Calciopoli, salvo scoprire poi nel 2012 , grazie purtroppo alla ritardataria relazione Palazzi, che pure l'Inter si era macchiata di illeciti peggiori di quelli commessi da altre societa', ma loro ovviamente - forti della prescrizione - si ostinano ancora oggi a respingere ogni addebito.
Allo stesso modo De Laurentiis , come un abile attore, finge di non ricordare i mancati interventi della "bastarda" VAR in almeno una decina di partite del Napoli nel corso dell’ultimo campionato, sviste che permisero alla sua squadra di raccogliere tanti punti in più e restare cosi' in corsa per lo scudetto fino alla quart’ultima giornata di ritorno del torneo. Il vero problema è che nessuno gli rammenta mai tutte quelle “bastardate” e questo gli consente di mestare nel torbido e fare proseliti con la sua propaganda. Poi c'è la freddura dell'estate: Ronaldo avrebbe voluto giocare nel Napoli, ma si è dovuto accontentare della Juventus. Piano A e piano B, perché qualcuno ce l'ha venduta così.
Poi, sempre da Dimaro, ADL ha rilanciato ancora aggiungendo che è stato Mendes a proporgli l'acquisto di CR7 , ma lui ha declinato l'offerta perché il club non aveva tempo sufficiente per strutturarsi e affrontare una simile operazione di mercato. In pratica CR7 e il suo procuratore da un mese e mezzo giravano per l'Europa "elemosinando" un contratto da 30 milioni di euro, e non lo hanno sottoscritto col Napoli solo per mancanza di tempo (e soldi).
Scusate, oltre ai napoletani e ai coreuti di Aurelio, c'è qualcuno che veramente crede ad una storia simile? E mi stupisco pure che qualche testata abbia dato abbondante risalto ad una notizia come questa, una fakenews studiata e venduta talmente bene da farla credere verosimile. Salvo venir smentita in conferenza stampa dallo stesso Ronaldo: "Scegliere la Juve è stato facile per la dimensione del club. E' stata la mia prima scelta, ed anche l'unica presa in considerazione".
Sono certo che a Napoli diranno che ha mentito.
Fermateli,vi prego, altrimenti chissà cosa riusciranno ad inventarsi la prossima volta.