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    Napolimania:| L'Aurelio Furioso

    Napolimania:| L'Aurelio Furioso

    Come prevedibile, De Laurentiis ha colto in pieno le sottili provocazioni lanciate da Mazzarri, e complice la (prevedibile) sconfitta di Lecce ha schiumato rabbia furente contro la squadra. Addirittura usando parole forti, e francamente, inopportune. Definire 'indegni' i calciatori azzurri è veramente troppo. Il Napoli, che in Champions diretta ci andrà eccome, ha fatto una stagione straordinaria. E' davvero pericoloso lasciarsi andare alla tensione proprio nelle battute finali: basta un punticino domenica sera con l'Inter (tutto fatto, Napoli terzo e nerazzurri secondi, così sia) e può partire la festa.

    Perché di festa si deve trattare: il Napoli ha migliorato di molto il piazzamento della scorsa stagione. Dal sesto posto alla Champions diretta (terzo posto molto probabile): un traguardo eccezionale. Soprattutto perché arrivato con un mercato oculato, senza spese folli, in cui Mazzarri ha valorizzato al massimo la rosa. Eppure ora prendono piede le polemiche e i veleni. Impossibile pensare che De Laurentiis potesse glissare sull'atteggiamento dell'allenatore. La sconfitta è stata presa a pretesto per un durissimo attacco, che ha rotto definitivamente il rapporto tra il toscano e il presidente. Nell'ultimo editoriale avevamo invocato la pace, cosa che oggi sembra impossibile.

    Ma cos'è che ha fatto infuriare De Laurentiis? Il presidente la scorsa domenica ha chiamato Mazzarri, chiedendo dei chiarimenti, ma l'atteggiamento dell'allenatore è stato giudicato indisponente, in quanto il tecnico ha confermato al presidente le stesse dichiarazioni che rilascia alla stampa e ai tifosi. 'Parleremo a fine anno'. Questo atteggiamento ha notevolmente indispettito De Laurentiis, che è pronto a mettere Mazzarri alle strette, vincolandolo al suo impegno sottoscritto quasi un anno fa. L'allenatore ha altri due anni di contratto, e inoltre sulla rescissione unilaterale pesa una forte penale (si parla di una cifra che supera il milione di euro).

    Mazzarri non può, quindi, dimettersi, perché ovviamente impossibilitato ad accollarsi la super clausola di tasca propria. Sarebbe un'eventuale nuova squadra a dover pagare la cifra. Ecco perché Agnelli avrebbe dato la disponibilità a trattare direttamente con il presidente per liberare Mazzarri. Diversamente, De Laurentiis potrebbe inchiodarlo ai suoi impegni, anche esonerandolo e tenendolo congelato fino all'inizio della prossima stagione. L'ipotesi è praticabile, perché Mazzarri non ha paura di rimanere senza squadra, visto che sarebbe la prima scelta di qualsiasi squadra in caso di esonero di allenatore a prossima stagione iniziata. L'ipotesi possibile è quindi quella di un accordo per una rescissione senza penali. Ma prima di arrivare ad una soluzione, Mazzarri e De Laurentiis se le canteranno e se le suoneranno ancora a lungo...

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