E' un Dries Mertens letteralmente da sballo quello ammirato nelle ultime settimane. Altri 4 gol per il belga dopo la tripletta di Cagliari, un poker che al San Paolo non si vedeva dai tempi di Cavani (in Europa League al Dnipro) e che fa dimenticare in un colpo solo il periodo di crisi di ottobre, coinciso con le sconfitte contro Roma e Juventus e la frenata nel girone di Champions, e le discussioni relative alla sostituzione dell'infortunato Milik.

PAVOLETTI IN BILICO - Diventano 14 i gol stagionali di Mertens, decisivo tanto in campionato quanto in campo europeo e, dopo i dubbi iniziali, esaltato in questo ruolo di falso nueve che Sarri ha dovuto ritagliargli più per necessità che per scelta. Con un Gabbiadini in uscita a gennaio e un Milik che ha lasciato intendere di essere entrato nella fase decisiva di una riabilitazione per rimetterlo al 100% della condizione per la doppia sfida contro il Real Madrid di febbraio/marzo, siamo così certi che l'operazione Pavoletti (di fatto conclusa e con l'ufficialità subordinata al superamento delle visite mediche) verrà portata a termine? Se davvero il polacco tornasse a disposizione in anticipo rispetto alla tabella di marcia ma soprattutto con un Mertens capace di eguagliare l'impresa di Pietro Anastasi che resisteva da 42 anni (doppia tripletta a Fiorentina e Vicenza), Sarri potrebbe dormire sonni tranquilli anche senza dover ricorrere al mercato di gennaio. Il sorriso sornione del presidente del Napoli De Laurentiis, più volte immortalato durante la partita col Torino, sembrava suggerire proprio questo ragionamento. Potere di un Mertens alla Higuain, o alla Cavani se preferite, autentico trascinatore di una squadra tornata a macinare gol e spettacolo e che manda un bel messaggio anche al Real Madrid. Con questo Mertens, nulla è impossibile.