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Macia: "Questa Fiorentina ricorda la mia. Palladino? Noi avemmo la pazienza di supportare l'allenatore"
VIOLA ATTUALE - "Quest’anno la Fiorentina ha fatto vedere delle cose interessanti per portare avanti questo primo periodo di transizione dopo Italiano, con partite veramente di alto livello, quindi è diventata di nuovo un... "nemico" che deve essere affrontato fortemente. Tocca adesso alla squadra cambiare questo passo mentale e ritrovare quello visto nei primi mesi".
PALLADINO IN BILICO - "Quel che posso dire è che noi abbiamo avuto la calma di supportare e aiutare l'allenatore, allo stesso tempo però chiedevamo ai giocatori ulteriori passi avanti, con parole giuste e molto dirette. Diciamo che abbiamo visto il valore di Montella e quello della squadra, utile per continuare la crescita, tutti insieme, su un ideale di calcio. Ma abbiamo anche chiesto miglioramenti nell’aspetto competitivo, senza permettere a nessuno di stabilirsi nemmeno per un secondo in una “zona comfort" o in una "terra di nessuno”. Questa è stata la vera decisione: saper individuare il valore aggiunto di Montella per una squadra molto ben definita, capace di portare avanti le sue idee di calcio. Noi dirigenti siamo rimasti dietro le quinte a lavorare senza fiato ma senza essere protagonisti".
SESSIONE INVERNALE - "Il valore si raggiunge meglio quando prendi i giocatori a titolo definitivo. Sono poco "amico" dei prestiti, soprattutto in squadre importanti come la Fiorentina. Se proprio devo fare uno/due prestiti li farei sempre in estate. Non conta avere il diritto di riscatto, perché poi la tua stagione sembra quasi essere un “provino” per poi decidere il da farsi… io penso di aver fatto i miei errori soprattutto con giocatori in prestito a gennaio, senza che avessero tempo dì stabilirsi in una squadra che da mesi lavorava insieme con le idee già sviluppate. Fagioli, Folorunsho e Zaniolo sono importanti, ma sicuramente sarebbero più importanti se appartenessero alla società. Io non metterei in dubbio il valore tecnico di tutti i tre, ma anche loro devono fare i loro passi dando il loro contributo per convincere il club. Diciamo che a volte arrivare e giocare contro il tempo non aiuta. Sentire l’appartenenza aiuta di più".