Guardo Pazzini all'Inter e penso: ma perché non è arrivato alla Juventus? In estate Garrone l'aveva giurato: l'attaccante ai bianconeri? Mai! D'altronde il presidente blucerchiato si era segnato sul libro nero Beppe Marotta, reo di aver 'rapito' Paratici e averlo portato sotto la Mole. Però, magari con un po' di insistenza e soprattutto qualche soldino in più, il patron della Samp avrebbe potuto cedere. Magari, anzichè spendere 12 milioni per acquistare a titolo definitivo un fantasma chiamato Martinez (come l'ha definito Mughini su Libero), si poteva pensare di tenerli in cassa e offrirli alla squadra ligure (più qualche contropartita tecnica gradita) per strappare il Pazzo dalla riva del mare. Ed invece, sei mesi dopo quel primo approccio agostano, l'attaccante è arrivato alla corte di Leonardo per 12 milioni più il cartellino di Biabiany. Con tutto il bene che si può volere al giocatore francese, quanto può valere il suo cartellino? Dai ai quattro milioni? Ergo: con 15/16 milioni circa i campioni d'Italia e d'Europa si sono aggiudicati un'attaccante straordinario, che con la doppietta contro il Palermo (più il rigore procurato), ha dimostrato tutto il suo valore. E allora mi sorge spontanea una domanda: ma perché Agnelli e il cda bianconero non hanno approvato un extra budget per tentare l'assalto?

Non bisognava spendere 30 o 40 milioni come per Dzeko, Forlan o Luis Fabiano. E magari, anziché prendere l'anziano Toni, cercare l'inutile Floro Flores e acquistare il riciclato Barzagli, si poteva fare l'unico acquisto azzeccato possibile (e necessario) a gennaio. Dopodiché, con il senno di poi, magari i nerazzurri sarebbero comunque riusciti a portarlo a casa visto il loro strapotere economico, con cui corso Galileo Ferraris non può assolutamente competere. Ma almeno l'azione di disturbo bianconera avrebbe fatto lievitare il prezzo del Pazzo e messo il bastone tra le ruote all'Inter. Ed invece la Juve è rimasta a guardare. Gli altri si sono rinforzati, la Signora è rimasta come prima, se non s'è addirittura indebolita (a fine stagione vedremo quale sarà stato l'apporto dei due neo-acquisti). Ribadisco, come già ricordato qualche articolo fa e come confermato dallo stesso Andrea Agnelli nella conferenza stampa di sabato, che i bianconeri a fine stagione dovranno coprire un passivo importante e non potevano aprire il portafoglio. Ma un piccolo sforzo per arrivare a Pazzini lo si poteva fare. E la Juve avrebbe risolto, di colpo, il suo problema principale: cercare un sostituto per Quagliarella e un bomber in grado di andare in doppia cifra ed essere decisivo negli ultimi 11 metri. Cosa che Amauri, Iaquinta e Del Piero, insieme, non riescono a garantire.

Sborsare 'solo' una quindicina di milioni per Pazzini, probabilmente, ne avrebbe fatti guadagnare ai bianconeri il doppio o il triplo entro fine stagione permettendogli di centrare la qualificazione in Champions League e portando in dote, oltre ai soldi dell'Europa, quelli dei diritti televisivi. Un toccasana anche per il bilancio bianconero e per il passivo. Ma siamo, ovviamente, nel campo delle ipotesi. E' solo fantacalcio e le mie sono soltanto elucubrazioni. Ma si resta basiti per l'ennesima volta di fronte all'immobilismo bianconero e di fronte ad alcune scelte di mercato fatte sia in estate che in questa finestra invernale. Cominciamo a pensare che la Juve abbia perso la testa e non capisca più di calcio, visto che i 12 milioni spesi per Martinez gridano vendetta, così come i cinque che la società dovrebbe sborsare per Rinaudo (chi?) o i 3,75 che dovrebbe tirare fuori per riscattare Motta e i 7,5 per Pepe. Cifre folli se rapportate con quelle che hanno portato Pazzini a Milano. E la frase di sabato di Marotta ('Pazzini è un mio pupillo, lo stimo molto, ma da solo non può cambiare l'esito di una stagione') fa accapponare la pelle! Ma forse sono io a non capire nulla di calcio, di dinamiche societarie e di finanza, come mi ha fatto gentilmente notare un 'simpaticissimo ed educatissimo' azionista della Juventus su Facebook...