Juvemania:| Raccogliere i cocci
'Dobbiamo reagire' e 'abbiamo giocato male'. Il momento della Juventus è stato inquadrato e riassunto alla perfezione dalle parole post-partita di Alessandro Del Piero e Luigi Del Neri. Il capitano, dopo l'eliminazione dalla coppa Italia per mano della Roma, ha chiesto a tutti di rimboccarsi le maniche ond'evitare di entrare di nuovo in un tunnel pericoloso. Il tecnico di Aquileia, invece, ha ammesso il leitmotiv della squadra bianconera targata 2011. Con il ko di ieri sera fanno tre sconfitte, una vittoria e un pareggio nel nuovo anno per la Signora. Fuori dall'Europa League già a metà dicembre in uno dei gironi più facili della storia, fuori dalla coppa Italia e sesto posto in campionato subito dopo Natale. Ormai si può tranquillamente dire che la stagione della Signora è conclusa. Alla frutta direi. Resta l'obiettivo minimo stagionale: la qualificazione alla prossima Champions League. Restano soltanto le briciole e bisogna cercare di raccogliere i cocci ond'evitare che si sfasci tutto e finisca peggio dall'anno scorso. Per la quinta stagione consecutiva, da Calciopoli in poi, i tifosi devono rassegnarsi nuovamente ad un'annata senza trofei né soddisfazioni.
Bisogna reagire, come ha detto il capitano. Ma bisogna rendersi conto che i bianconeri hanno smarrito sé stessi. E l'indegna partita contro i giallorossi, semmai ci fosse ancora qualche dubbio, ne è la dimostrazione. Sembrava di vedere la squadra impaurita e spaesata vista con Ferrara prima e Zaccheroni poi. Passaggi elementari sbagliati, paura di tenere la palla tra i piedi, mancanza di gioco, mancanza di idee e palla lunga, nella speranza che qualcuno là davanti risolvesse la situazione. Difficile vedere più di due passaggi di seguito. Anche la Roma non ha fatto una gran partita, adagiata sul ritmo sonnecchiante della serata. Ma almeno i ragazzi di Claudio Ranieri, quando hanno deciso di spingere sull'acceleratore, sono riusciti a fare male. Quelli di Del Neri, invece, non sono stati in grado di offrire null'altro che una puntura di spillo per gli avversari. Ora ai tifosi della zebra non resta più nulla, se non la speranza di rivedere la squadra solida ed equilibrata ammirata prima della sosta natalizia. Che fine ha fatto? Possibile che si sia sciolta come neve al sole? Possibile che tutto quanto di buono fatto prima di Natale sia evaporato in meno di un mese? Dov'è finita la squadra capace di battere Milan e Lazio, capace di imporre il proprio gioco senza aspettare gli avversari?
Che fine ha fatto il gioco di Del Neri? Non è solo colpa degli infortuni. Si comincia a pensare che forse la regola è questa, l’'ccezione era il gioco mostrato fino a fine dicembre. E la cosa preoccupa, e non poco. E l'acquisto di Barzagli è lo specchio della Juve di adesso. Gli avversari si sollazzano con Cassano, Van Bommel e Pazzini. Noi ci dobbiamo accontentare dell'ex Wolfsburg e di Toni, in attesa del Piazon che sarà. Almeno c'è la cabala a darci manforte. Anche all'andata fino alla sfida con l'Udinese la Juve era altalentante. Poi, una settimana dopo il 4-0 friulano e il 3-1 casalingo patito contro il Palermo, la Juventus cambiò marcia e i ragazzi di Del Neri, da quel momento in poi, inanellarono 18 risultati utili consecutivi. Peccato che era un'altra Udinese ma, soprattutto, era un'altra Juventus. Ed è questo l'aspetto preoccupante. L'unico avversario che i bianconeri devono temere sono loro stessi. Ora bisogna farsi un esame di coscienza, rimboccarsi le maniche e ripartire per l'unico obiettivo rimasto: la qualificazione alla prossima Champions Legaue. Altrimenti, tra quattro mesi, saremo di nuovo qui a commentare un'altra stagione fallimentare della Juventus. Anche se al 99% già lo è.