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    Juve defraudata da Rizzoli, l'arbitro più sopravvalutato: fermate lui e Nicchi

    Juve defraudata da Rizzoli, l'arbitro più sopravvalutato: fermate lui e Nicchi

    • Stefano Agresti
    Si sono anche consultati. Hanno fermato il gioco, hanno parlato tra di loro a lungo, addirittura in tre. Tre arbitri: Rizzoli, il guardalinee Cariolato, l’arbitro d’area Massa. Quindi hanno preso la decisione. Sbagliata, ovvio. Clamorosamente sbagliata, tale da condizionare una delle partite più importanti della stagione: annullato alla Juve il gol dell’1-0, buonissimo; strada libera per il Milan, che poi la vittoria se l’è conquistata con quella fantastica rete di Locatelli. Ma l’ombra della punizione di Pjanic finita alle spalle di Donnarumma, cancellata senza che venisse commessa alcuna irregolarità, è clamorosa. Anche perché l'errore tecnico è imperdonabile: l'addizionale, l'uomo che sta sulla linea di porta, è intervenuto in modo decisivo su un'azione di fuorigioco. Già, ma come può vedere dalla sua posizione?

    Rizzoli viene considerato il nostro arbitro migliore, ha anche diretto una finale dei Mondiali. A noi sembra, da sempre, enormemente sopravvalutato. In campionato ne combina di ogni tipo: una volta come arbitro, un’altra come assistente d’area. In questa partita, in questo episodio in particolare, ha inizialmente concesso la rete, quindi ha parlato con tutti i suoi collaboratori per cancellare un gol buonissimo. Il fuorigioco era di Benatia, non di Bonucci. La Juve è stata defraudata.

    Da quasi cinque anni parliamo del gol negato a Muntari, in un altro Milan-Juve: la palla era entrata, la rete non venne concessa, la squadra bianconera - allora allenata da Conte - prese il volo in quel momento verso il primo dei suoi cinque scudetti. Ora un episodio del genere non potrebbe accadere, per fortuna la tecnologia evita ingiustizie di quel tipo, c’è un orologio al polso dell’arbitro che vibra quando la palla supera la linea di porta. Ma niente può ancora impedire che un Rizzoli qualsiasi falsi un altro Milan-Juve, e quindi un’altra lotta scudetto, con un errore marchiano. Inaccettabile.

    Chissà cosa ne pensa Nicchi, che alla moviola si è opposto per anni con ogni sua forza, salvo sposarla quando ha capito che i vertici del calcio internazionale erano cambiati e la pensavano in tutt’altro modo. Passati i Platini e i Blatter, travolti dal fango gli oppositori della tecnologia, sono arrivati Infantino e i rivoluzionari, favorevoli alle immagini televisive per ridurre gli errori: il presidente dell’Aia, messe da parte dignità e coerenza, ha subito ribaltato le proprie convinzioni. Si è buttato da destra a sinistra (o da sinistra a destra, fate voi) per triste opportunismo: che pena.

    Visto che gli arbitri hanno rieletto Nicchi alla presidenza, e che quindi nessuno può arginare la sua gestione dispotica dell'Aia, ci auguriamo almeno che adesso sia Nicchi - assieme al suo fido Messina - a fermare e sospendere Rizzoli, come farebbe con qualsiasi altro arbitro. Fate almeno questo: lasciatelo a casa per due mesi. Non ne sentiremo la mancanza.

    @steagresti
     

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