Crisi Juve: incontri in sede e caso Dybala
Un po' come dal medico, quando una visita di routine poi ti convince a fare un check-up completo. Così, l'incontro di ieri tra la dirigenza bianconera e una delegazione della squadra ha permesso anche di tastare il polso di quella che è la situazione in casa Juve. Il confronto che ha quindi visto i senatori Buffon, Barzagli e Chiellini arrivare in sede per discutere di alcuni dettagli legati alla gestione dei premi, è scivolato inevitabilmente sul momento di crisi dei campioni d'Italia: una crisi non solo di risultati come sembrerebbe invece ascoltando anche l'ultima conferenza stampa di Max Allegri, ma anche di gioco, anche fisica e mentale. In ogni caso la ricetta individuata è solo una: restare tutti uniti e continuare a lavorare, remando nella stessa direzione in attesa di ritrovare un gruppo al completo o quasi.
TENSIONE D'altronde da più parti continuano ad arrivare voci di una condizione tutt'altro che idilliaca nella quale si ritrova la Juve da qualche settimana a questa parte. Niente di particolarmente grave, ma la tensione c'è ed è palpalbile. Tra la proprietà e la dirigenza, con Andrea Agnelli che non ha affatto gradito la gestione da parte di Marotta e Paratici di alcune dinamiche di mercato, da Draxler in poi. Ed anche tra la dirigenza e l'allenatore, che dopo alcuni messaggi più o meno tra le righe che si sono scambiati pubblicamente vede negli ultimi giorni qualche nervo sempre più scoperto, tra una lista infininita di occasioni perse in campionato e di infortuni muscolari, passando e arrivando fino alla gestione di alcuni elementi della rosa. Paulo Dybala su tutti rischia di diventare un caso: al di là del grosso investimento economico compiuto per portarlo in bianconero, netta è la differenza di veduta sulla gestione dell'ex Palermo. Secondo il giocatore e la stessa dirigenza, la Joya può fornire il proprio contributo anche da trequartista e da attaccante esterno. A più riprese, invece, Allegri ha dichiarato di vederlo solo ed esclusivamente come punta centrale, da lì un suo utilizzo col contagocce dopo il passaggio al 4-3-3 puro. Incomprensione tra le incomprensioni in un momento più delicato di quanto si potesse prevedere, all'inizio di una stagione di transizione all'interno di una società che non può e non vuole permettersi stagioni di transizione.Nicola Balice
@NicolaBalice