Il Cesena non molla:|'Ci manca un bomber'
Adesso è rimasto un solo colpo da fare: la punta. E scusate se è poco. Ieri pomeriggio alla presentazione ufficiale del nuovo diesse della prima squadra Maurizio Marin, affiancato per l’occasione dal responsabile dell’area tecnica Lorenzo Minotti, si è parlato inevitabilmente di mercato. "In difesa non siamo più presi per la gola — conferma Minotti — e così siamo concentrati sul rafforzamento dell’attacco. Con l’arrivo di Dellafiore abbiamo messo esperienza e sostanza nel settore arretrato. Poi non è detto che se nasceranno opportunità non le prenderemo al volo, per il momento vogliamo vedere come Dellafiore si amalgama. Se tutto va a posto potremmo anche considerarci completi".
E allora via con la storia infinita dei bomber rincorsi e riottosi a venire in Romagna. A cominciare da Massimo Maccarone. Dopo essere stato messo sul mercato dal Palermo, ora sembra diventato incedibile, almeno stando a quanto ha dichiarato negli ultimi due giorni il patron rosanero Maurizio Zamparini. L’agente del giocatore, Paolo Fabbri, ieri è intervenuto in merito alla questione: "Il presidente ha dichiarato di averlo tolto ufficialmente dal mercato, ma da qui alla fine del mese le cose possono cambiare, può esserci un ripensamento da parte della società. Comunque — ha aggiunto — non ci sono accordi col Cesena. Potendo, se ci fosse un’offerta, Maccarone indosserebbe la maglia di cui è tifoso, il Napoli". E avanti. Appena il Cesena mette il becco da qualche parte subito arrivano gli squadroni a fare concorrenza ‘sleale’.
"Guardate Mutu — sottolinea a sua volta Marin —, interessa a tanti perché è un fuoriclasse, ma prima che si facesse vivo il Cesena non lo voleva nessuno, mentre ora è scoppiato un pandemonio. A questo punto spetta alla Fiorentina capire come venirne fuori, non dipende da noi".
Campedelli e Minotti non hanno perso peraltro le speranze di portarsi a casa uno fra Maccarone e il rumeno: nel primo caso sperano in un ripensamento di Zamparini, che magari vuole solo motivare il giocatore in vista del match di domani a Cagliari; nel secondo invece puntano a un dietrofront dei Della Valle allo scadere del mercato, quando le esigenze pratiche potrebbero battere le questioni di principio. Difficili peraltro anche le altre piste. Si è sentito ad esempio di Abel Hernandez. "E’ un pezzo pregiato rosanero — ribatte secco Minotti — ed è incedibile come Ilicic. Pista chiusa".
Poi tocca a Marin per due ‘capitoli’ caldi in uscita. "Malonga in serie B lo vogliono tutti — dice —, ma è un giocatore importante, che ha già dimostrato il suo valore in cadetteria". In sostanza, chi lo vuole deve pagarlo, altrimenti il francese può anche restare a rimpolpare la rosa. "Schelotto — riprende — non ha richieste in serie A e da parte nostra c’è la massima fiducia in lui". Infine l’annuncio di un ingaggio: "Nei prossimi giorni arriverà il finlandese Roope Riski a titolo definitivo".
Qualche parola, necessaria, anche sui rispettivi ruoli di Minotti e Marin. "A me tocca la parte tecnica — spiega il primo —, come gestire la scelta dei giocatori, fare scouting e scovare elementi interessanti, tenere i rapporti con la squadra e l’allenatore. Il mercato vero, cioè le trattative e il rapporto coi procuratori toccheranno a Maurizio. Sempre sotto la supervisione di Igor Campedelli, un presidente operativo che partecipa attivamente a tutta la vita della società".E Marin aggiunge: "Terminato di giocare ho allenato cinque anni, ma mi annoiavo a fare sempre le stesse cose. Per me questa è un’occasione unica e comunque agiamo in team".C