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  • Hernanes-Zàrate:| Fantasia di nuovo al potere!

    Hernanes-Zàrate:| Fantasia di nuovo al potere!

    La fantasia vuole tornare al potere. Due campioni hanno voglia di riscatto. Di trascinare la Lazio a suon di magie e soprattutto di ritrovare il sorriso perché dopo domenica di musi lunghi ce ne sono fin troppi nei dintorni di Formello. D’altronde una batosta simile è dura da mandar giù. E siccome ogni promessa è un debito, Hernanes e Zarate l’hanno presa talmente sul serio quasi da stringere un patto. Come a dire: ora tocca a noi due risolvere la situazione. Mai più come col Lecce: abulici, lenti, stanchi e a secco di ogni minima iniziativa. Allenandosi sotto gli occhi di Edy Reja i due giocatori sono tra i più attivi sul terreno di gioco, come se volessero dimostrare qualcosa e non veder l’ora di scendere in campo. Belli i continui duetti che fanno da un paio di giorni i due in partitella. E sotto gli occhi dell’allenatore che sembrava quasi sollevato nel vedere i suoi due campioni esser così su di giri. Non solo. I due ragazzi sono tra gli ultimi a lasciare il campo. Maurito che lavora col pallone e tira i rigori, Hernanes che calcia le punizioni e non va via fino a quando non ne mette dentro qualcuna di fila. Insomma, è un bel vedere.

    E forse non è un caso per Maurito, ad esempio, essere così brillante e voglioso. Quando l’argentino sa di dover affrontare la Sampdoria all’Olimpico si trasforma. Quasi fosse sollevato, più sicuro e sereno. Basti pensare che ai blucerchiati Zarate ha segnato due dei gol più belli da quando gioca in Italia. Il primo in campionato con un tiro che si è infilato sotto l’incrocio dei pali. Il secondo, e forse più importante, nella finale di coppa Italia nel 2009, con un missile dei suoi, carico d’effetto, da fuori area. La sua famosa mattonella che da parecchio tempo non si vede. Ecco, diciamo che in questi ultimi due giorni a Formello sta facendo le prove generali e con discreto successo. Il talento di Haedo vuole dimenticare in fretta la figuraccia di domenica scorsa col Lecce, dove ha fatto arrabbiare più di qualche tifoso con i suoi insistenti dribbling, specialmente quelli tentati all’ultimo minuto di recupero con tiro finale andato alle stelle. Ma il suo non era il classico egoismo dell’attaccante, solo un tentativo di mettere le cose a posto. Per questo freme per giocare domenica all’Olimpico.
    E non è da meno Anderson Hernanes. Forse più di Zarate. Contro il Lecce il trequartista ha offerto la più brutta prestazione da quando è nella capitale. Non gli è riuscito proprio nulla, né un dribbling, né il suo classico cambio di passo che lascia sul posto l’avversario. Vuole anche lui dimenticare in fretta e offrire ai tifosi una prestazione da ricordare. Tra l’altro l’assenza dell’amico Matuzalem offre a lui e a Reja una possibilità in più. Già perché potrebbe arretrare il raggio d’azione, affiancare Ledesma in regia e partire da dietro, dove nel San Paolo era ancor più devastante. E’ solo un’idea e soprattutto una soluzione offensiva in più per Edy che in caso di necessità avere un attaccante in più lì davanti e non fare il solito cambio con Bresciano. Si vedrà. Quello che conta è che il duo Zarate-Hernanes sogna e lavora affinché con la Sampdoria sia una giornata da incorniciare e soprattutto di rilancio. Entrambi non vanno a segno da dicembre: Maurito dalla notte del 3 con l’Inter, l’altro dalla partita del 19 con l’Udinese. E sempre in casa. Che sia un segno del destino? Reja, scaramantico come pochi, farà gli scongiuri, ma spera tanto sia la volta buona


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