Genoamania:| Le mie scuse a Eduardo
Il giorno dopo Fiorentina-Genoa, chiusasi 1-0 per i viola in seguito all'ennesimo errore del portiere rossoblù, arrivai a definire Eduardo un 'attaccante avversario' per la pericolosità dei suoi interventi davanti alla porta rossoblù. Il periodo per il portiere non era dei migliori: troppi errori e quasi tutti decisivi mi avevano convinto che gli indizi erano troppi per non dare una prova. Ora, a quasi tre mesi di distanza, mi trovo costretto a chiedere umilmente scusa al numero uno portoghese, e ad ammettere che avevano ragione i tifosi del Grifone a concedere ulteriori chance al proprio portiere.
Bravi loro, e bravo Eduardo che ha saputo far passare il periodaccio per poi rimettersi in carreggiata con partite da urlo. L'ultimo mese è stato il suo trampolino di lancio per una riconferma che molti pensavano impossibile e che invece, molto probabilmente, arriverà a fine stagione. La svolta è stata con ogni probabilità nel match di Torino contro la Juventus, quando la sua guardia attenta e spesso fondamentale non evitò la sconfitta ma aiutò il portiere a cambiare la propria vita genoana.
Contro Brescia e Lecce in casa alcuni suoi interventi sono stati prodigiosi, tanto che i giocatori salentini a fine gara sconsolati ammettevano che con un portiere così c'era davvero poco da fare. La definitiva consacrazione è arrivata sabato sera a Napoli. Davanti ad un gran pubblico, il portiere rossoblù ha dimostrato di esser cresciuto anche di testa, tenendo a galla il Genoa quando nel secondo tempo il Napoli montava il suo assedio. Poco importa che alla fine Hamsik abbia trovato il pertugio giusto per battere il Grifone, più importante in chiave rossoblù il pensiero di aver trovato un portiere affidabile per il futuro.
I compagni lo dipingono come una persona straordinaria, tifosi e allenatore non lo hanno mai messo in croce, donandogli tranquillità nel momento del bisogno. Ora Eduardo è pronto a confermarsi sui livelli del Mondiale sudafricano, quando risultò uno dei migliori della rassegna. Chi ci ha creduto fin dall'inizio merita un applauso, chi (come il sottoscritto) lo ha criticato è costretto ad ammettere le sue colpe e chiedere scusa. Il Genoa ha trovato il suo numero uno del futuro, iniziando dal derby di domenica prossima, occasione imperdibile per sgambettare i 'cugini' blucerchiati verso l'incubo serie B.