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    Fiorentina, il futuro della porta è di Martinelli: dalla Fiesole alla Conference League in viola

    Fiorentina, il futuro della porta è di Martinelli: dalla Fiesole alla Conference League in viola

    • Emanuele Tramacere
    C'è un classe 2006 che dopo aver brillato sotto età in Primavera e dopo aver debuttato in Serie A, oggi gioca in Conference League con la maglia della Fiorentina, contro gli austriaci del Lask. Si tratta di Tommaso Martinelli, portiere della Fiorentina, cresciuto con Alberto Aquilani nell'Under 19 gigliata.

    NASCE ATTACCANTE - E pensare che nel lontano 2011 quando Martinelli inizia a soli 5 anni a giocare a pallone nella Sales di Firenze, il suo ruolo era ben lontano dalla porta, o meglio era vicino a quella avversaria, da attaccante. Con gli anni, complice un fisico già importante rispetto ai pari età, l'intuizione di Ennio Quintavalle (il più a destra in foto) lo porta a trasformarsi in portiere e mai scelta fu più azzeccata. Ennio, oggi scomparso, ma 'tatuato' sul braccio e sul cuore di Tommaso, diventa il suo sponsor e la sua guida più importante anche quando, a 9 anni, entra a far parte del settore giovanile della Fiorentina in cui si ritrova a giocare costantemente da sotto età con compagni più grandi. 

    Fiorentina, il futuro della porta è di Martinelli: dalla Fiesole alla Conference League in viola

    CUORE VIOLA - Nato e cresciuto nel cuore di Firenze, a pochi passi dal Duomo, Martinelli ha il colore viola nel dna e oltre ad aver scelto il settore giovanile del club della sua città, della Fiorentina è anche tifosissimo. Fino a poco tempo non era raro vederlo inneggiare a quelli che magari oggi sono i suoi compagni di squadra dalla curva Fiesole. Oggi si gioca con Terracciano il ruolo di vice De Gea, e si è guadagnato il palcoscenico europeo con lavoro e sacrifici. 

    SOGNANDO DONNARUMMA - Inutile dire che il sogno di Tommaso sia quello di trovare un giorno il posto da titolare fisso in prima squadra, ma nel frattempo, migliora di settimana in settimana per provare a mettere in difficoltà Palladino. Gli addetti ai lavori ne parlano come un predestinato e nonostante lui tenga i piedi per terra, spera di ricalcare presto le orme del suo idolo fra i pali, quel Gianluigi Donnarumma che l'esordio col Milan lo centrò addirittura a 16 anni. In realtà, per caratteristiche fisiche e tecniche, molto bravo coi piedi e attento nelle uscite alte, c'è chi lo paragona a Manuel Neuer. 

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