Juventus, oggi il faccia a faccia tra Chiesa e Thiago Motta. Può partire, fissato il prezzo
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E invece no, con ogni probabilità Chiesa non farà parte della Juve di domani. Per un motivo più contrattuale che tecnico: il suo accordo con i bianconeri scade nel 2025 e dopo i primi segnali negativi per il rinnovo, non c'è stato nessun altro passo in nessuna diversa direzione. Per capirci: Giuntoli avrebbe voluto attenersi alle cifre attuali, Chiesa avrebbe voluto migliorare la sua situazione. Pur dando sempre priorità al club d'appartenenza, da parte dell'esterno azzurro non c'è mai stata realmente apertura al compromesso proposto dai vertici Juventus.
IL FACCIA A FACCIA - Rientrato alla base, alla ripresa delle sedute di allenamento (prevista per la giornata di oggi), Thiago Motta avrà modo di parlare con lo stesso Chiesa, che ha sempre reputato "forte" (l'ha detto in conferenza stampa) e che ha sempre definito "parte della rosa". Però… c'è un però, ecco. Non l'ha mai considerato centrale, nel potenziale undici titolare, nelle idee di una Juventus che si sta costruendo molto diversa dalla precedente, pronta a cambiare pure il materiale di cui si è composta in questi tre anni. Chiesa è uno dei sacrificabili pure per questo motivo: sebbene lo spettro di perderlo a zero sia quanto di più pesante possa esserci oggi per Giuntoli e i suoi collaboratori, il fatto che sia un giocatore poco associativo lo rende un sacrificio perfetto. L'unione dei due piccioni per una fava.
A LONDRA - Deve tutto incastrarsi, come in ogni affare che si rispetti. Nell'ordine: servirà il timing giusto, l'offerta perfetta, coordinare gli obiettivi della Juve e del giocatore. Chiesa vuole lo step successivo della sua carriera, per questo ha congelato il Napoli e la Roma (che ha preso Soulé). Per questo si è messo in standby, aspettando proposte forti, fortissime. Tipo la Premier League, dove più di qualche club ha chiesto informazioni, senza però formalizzare una proposta alla Juve. Prezzo di partenza: 20 milioni, ma a salire.