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    Depay è la nazionale olandese sotto accusa: i motivi del probabile flop Europeo

    Depay è la nazionale olandese sotto accusa: i motivi del probabile flop Europeo

    Due sconfitte di fila, contro Islanda e Turchia, che non pregiudicano soltanto il cammino verso il prossimo Europeo di Francia, ma che hanno il sapore della catastrofe nell'Olanda calcistica. I Tulipani, vincitori dell'edizione 1988, sono ora quarti in classifica e attualmente non accederebbero nemmeno al playoff per la conquista della fase finale del torneo, obiettivo che non viene fallito dal lontano 1984. Quello fu, guarda caso, il culmine del più grave periodo di crisi del movimento calcistico oranje, coinciso anche con la doppia mancata partecipazione ai Mondiali dell'82 e dell'86 e figlio dell'incapacità di rinnovarsi dopo il ciclo meraviglioso dell'Arancia meccanica di Crujff o compagni. Una fase di impasse preoccupante, considerando anche la mancanza di risultati a livello giovanile, a livello di Under 17, 19 e l'assenza sicura ai prossimi Giochi di Rio de Janeiro dopo aver fallito anche l'accesso all'ultimo Europeo Under 21.

    BORDATA A DEPAY - Oggi sta succedendo qualcosa di simile ai primi anni '80, ma stavolta il declino è arrivato in maniera del tutto inaspettata. Dopo la finale persa nel 2010 in Sudafrica con la Spagna allo scadere del secondo supplementare, il pessimo Europeo 2012 sembrava solo un incidente di percorso, visto che l'avvicendamento van Marwijk-van Gaal aveva portato ad un altro piazzamento sul podio (terzo posto) in Brasile e soltanto un anno fa. Poi il buio, con 4 partite perse su 8 e le ultime speranze di agganciare il treno per la Francia riposte nel doppio impegno con Kazakistan e Repubblica Ceca, entrambi avversari con poche motivazioni sulla carta (i primi sono ultimi nel girone, i cechi sono già qualificati). La sintesi e insieme la spiegazione, impietosa, del perchè di questo crollo arriva da Willem van Hanegem, protagonista con l'Olanda nel Mondiale '74 e nell'Europeo '76 e vincitore col Feyenoord della Coppa dei Campioni del 1970: "In questa nazionale ci sono giocatori che pensano solo a se stessi. Prendete ad esempio Depay, con quelle scarpette dorate sembra Goldfinger ma qual è la sua utilità per l'Olanda?".

    TALENTO SPRECATO - Il gioiello del Manchester United eletto a simbolo di una nuova generazione che non ha saputo raccogliere l'eredità dei grandi vecchi come van Bommel, de Jong, Robben, Sneijder, Huntelaar e van Persie. Questi ultimi avranno perso lo smalto dei giorni migliori, almeno in nazionale, ma la delusione principale è arrivata da quell'esercito di talento che avrebbe dovuto portare freschezza e ulteriore fame di vittorie ad una squadra che in passato è andata spesso a pochissimo dal grande traguardo. Blind, de Vrij, Wijnaldum, Klaassen, Narsingh, Depay, Kongolo, chi più ne ha più ne metta; ma la potenza è nulla senza controllo, recitava lo spot di una famosa marca di pneumatici. Mancano un grande portiere, un difensore centrale di spessore da affiancare a de Vrij (Martins Indi e Bruma hanno deluso ripetutamente), un regista basso che sappia impostare l'azione e un attaccante efficace come in passato lo è stato van Nistelrooy e da tempo non lo è più van Persie. Manca di fatto l'asse portante della squadra, non ci sono soprattutto la personalità e l'esperienza per sapersi imporre su certi livelli in campo internazionale e questa o ce l'hai da subito oppure hai bisogno di tempo per acquisirla. Quel tempo che all'Olanda sembra essere scaduto...

    Andrea Distaso
    @AndreaDista

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