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  • Dani Olmo incontra CM: 'Vi racconto il mio 2019 da incorniciare. Mi ispiro a Messi. Juve e Milan? La serie A mi attrae!'

    Dani Olmo incontra CM: 'Vi racconto il mio 2019 da incorniciare. Mi ispiro a Messi. Juve e Milan? La serie A mi attrae!'

    • Daniele Longo
    E' un fantasista tuttofare ma è eccellente anche da mezzala o esterno offensivo. Un giocatore diverso dagli altri, speciale. Dani Olmo ha fatto innamorare i direttori sportivi di mezza Europa con le sue prestazioni. Nato 21 anni a Terrassa, il giovane talento catalano da 6 anni è profeta alla Dinamo Zagabria anziché a Barcellona, club nel quale è cresciuto. Lì ha affinato il suo repertorio fatto di dribbling, capacità di concludere a rete e una grande visione di gioco. Era in vacanza a Milano e noi di calciomercato.com abbiamo avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva in un noto albergo del centro.

     Il 2019 è stato un anno molto esaltante per lei. Ha raggiunto tanti obiettivi, realizzato dei sogni: può farci un podio dei tre momenti più emozionanti?
    "Al primo posto il debutto con la nazionale maggiore spagnola (7-0 a Malta con un suo gol ndr). Era il sogno che avevo fin da bambino, realizzarlo con un gol è stato un momento davvero fantastico. Al secondo posto metto il debutto nella Champions League che era il mio primo obiettivo da quando sono arrivato alla Dinamo. E' coincisa con una grande vittoria sull'Atalanta, diciamo che è stato il secondo sogno realizzato. Al terzo posto, ma non meno importante, la vittoria dell'Europeo under 21 con la Spagna. E' stato un anno molto intenso e bello, ho imparato molto. Ma io sono un giocatore ambizioso, cerco sempre quel qualcosa in più e spero che il prossimo sia un anno ancora più soddisfacente".

    Quel forte abbraccio con Morata al momento del cambio che le ha permesso di debuttare con la Spagna è stato quasi come un passaggio di testimone, come a dire 'Entra che è il tuo momento'. Non crede?
    "Morata è una persona incredibile, dal primo giorno che sono arrivato mi ha aiutato in tutto quello di cui avevo bisogno. Sono entrato al posto suo e in quell'abbraccio ho visto tanta tenerezza e affetto, è stato un momento molto speciale. Alvaro mi ha preso e buttato in campo, posso dire che quell'istante non lo dimenticherò mai".

    In Spagna è considerato come il giocatore del futuro, i tifosi sperano che lei possa ripetere le gesta dei campioni del passato. Una responsabilità molto grande per un giocatore giovane come lei?
    "Devo dire di sì, i primi giorni ero un po' nervoso. Ho trovato un gruppo che parla molto di calcio, tutti mi davano consigli e mi dicevano di stare tranquillo. Mi hanno ricordato che ero lì con loro per quello che avevo fatto con il mio club, in Champions League e che meritavo di far parte del gruppo. Dovevo solo godermi il momento e fare del mio meglio".

    Si è guadagnato la chiamata anche per quanto fatto con l'under 21 con l'Europeo vinto proprio in Italia. C'è stato un momento speciale dove ha capito di poter arrivare al successo finale? L'inizio non era stato dei migliori con la sconfitta proprio contro gli azzurri...
    "Penso che tutta la fase di qualificazione prima dell'Europeo fu molto buona. Ci aveva dato la convinzione di poter vincere ancora. Non avevamo iniziato bene con l'Italia, perdemmo contro una buona squadra. Anche l'ultima Spagna campione del mondo perse la partita d'esordio. Dopo la sconfitta contro gli azzurri ci siamo parlati, sapevamo di dover migliorare molto. La partita seguente contro il Belgio entrammo in campo con la consapevolezza di avere un solo risultato a disposizione, abbiamo dato tutto e ci siamo riusciti. Io credo che proprio la sconfitta contro Chiesa e compagni è stata la scintilla giusta per la vittoria, ci ha fatto capire cosa non dovevamo fare".

    Nella sua giovane carriera ha sempre fatto delle scelte anche coraggiose, come quella di andare a giocare in Croazia da giovanissimo. In tutte queste tappe quanto è stata importante la sua famiglia?
    "Molto importante, l'appoggio della mia famiglia è sempre stato determinante in campo e fuori. Mio fratello ha giocato a calcio, mio padre è stato un allenatore professionista e credo che siano stati molto importanti per me. Sono sempre stati con me nei momenti belli e in quelli negativi. Posso solo ringraziarli".

    Qual è il suo prossimo obiettivo? Dove si vede nel futuro?
    "Ora sono in vacanza e non ci ho pensato molto. Sicuramente andare all'Europeo con la Spagna e partecipare ai giochi olimpici".

    La sua formazione è stata alla Masia, la cantera del Barcellona che ogni anno sforna talenti eccezionali come Messi e Iniesta. Qual è il segreto di quel settore giovanile e che ricordi ha di quel periodo?
    "I ricordi sono indelebili, sono stato sei anni della mia carriera al Barcellona, nella Masia. Ho imparato tantissimo lì, il Barcellona è una filosofia, una scuola di 'toque' (tocco ndr). Grazie a quegli anni sono diventato il giocatore che sono ora".

    Segue il campionato italiano?
    "Si, lo seguo molto.  E quello più vicino alla Croazia e trasmettono tutte le partite in televisione. E' un campionato molto attraente".

    Qual è la squadra che le piace più?
    "
    Da sempre ho ammirato grandi squadre come la Juventus e il Milan. Ma anche l'Inter, la Roma e il Napoli: sono squadre che giocano bene a calcio. La serie A è molto avvincente, mi piace molto e ci sono squadre che danno spettacolo".

    Le piacerebbe giocarci, quindi? E' un obiettivo?
    "Vedremo, la serie A italiana è uno dei migliori campionati del mondo. Mi piacerebbe giocare in un club che punti fortemente su di me, creda nelle mie capacità".

    I suoi giocatori preferiti?
    "
    Quando ero bambino mi piaceva molto Forlan, perchè giocavo da numero 9. Adesso il mio preferito è Messi".

    E' il più forte del mondo?
    "
    Si, tra i più forti. Anche Cristiano è molto forte, quello che sta facendo in Italia è sotto gli occhi di tutti. E' stato eletto come migliore giocatore della serie A. Mbappè e Neymar sono molto forti anche loro".

    Juventus, Barcellona, Milan, Manchester City sono solo alcuni dei club interessati a lei in vista della prossima stagione. Come sta vivendo questa situazione?
    "Io non ci penso molto, sono quasi alieno a tutte queste voci.  Io penso solo a giocare a calcio, delle altre cose si occupano il mio agente e mio padre".

    Ha incontrato due volte l'Atalanta nel girone di Champions League, conosce bene anche il Valencia: chi vede come favorito agli ottavi?
    "Ricordo con piacere sopratutto la gara d'andata, dove ho messo lo zampino in tre dei gol. Iniziammo al meglio il girone, davanti al nostro caloroso pubblico. Fu una partita da sogno, ogni volta che ci penso mi emoziono. Io credo che con il Valencia sarà un doppio confronto molto equilibrato. Gli spagnoli hanno eliminato Ajax e Lille, sono una squadra molto forte. Hanno chiuso al primo posto in un gruppo molto complicato. L'Atalanta non aveva iniziato bene però si è classificato con orgoglio nonostante le tre sconfitte consecutive. E' una squadra molto forte, lo ha dimostrato anche contro di noi  e ci è costato moltissimo l'eliminazione. Sono stati superiori, questo va detto".

    Tutti hanno iniziato a conoscere quello che fa Dani dentro il campo, meno quando è libero da impegni lavorativi. Come passa il suo tempo libero?
    "Sono un ragazzo molto tranquillo, non ho hobby particolari. Mi piace stare in famiglia o con gli amici di sempre. Girare il mondo o passeggiare per il centro di Zagabria. Noi giocatori professionisti non abbiamo molto tempo libero e io lo utilizzo principalmente per riposare e recuperare".

    Dani Olmo incontra CM: 'Vi racconto il mio 2019 da incorniciare. Mi ispiro a Messi. Juve e Milan? La serie A mi attrae!'

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