Collina: 'Var? L'avrei voluto durante la mia carriera. Il fuorigioco semiautomatico alzerà l'asticella' VIDEO
VITA DA ARBITRO - "Si impara sin da subito ad assumersi responsabilità e prendere decisioni. Per arbitrare ci vuole amore per il calcio logicamente. È chiaro che anche un arbitro può tifare per una squadra. Ci sarebbe da preoccuparsi se non fosse così, è una cosa normale. Poi in campo esce la professionalità e si tifa per se stesso. La paura? A determinati livelli non deve esserci, ci vuole solo senso di grande responsabilità. Oggi con la tecnologia il rischio di fare errori si è attenuato, prima invece potevi giocarti una carriera se sbagliavi in un big match. La paura vera o più che altro senso di impotenza l'avverti quando arbitri i più giovani e vedi fuori i genitori che non capiscono il momento e hanno atteggiamenti anti-sportivi".
VAR - "L’uomo per sua natura non è infallibile, per cui avere un salvagente quando serve sicuramente è importante. Quando ho sbagliato, avrei voluto avere a disposizione uno strumento del genere. Per me stesso e per chi era coinvolto in campo. Nel 2018 cambia tutto con il Mondiale in Russia. Averne fatto parte ed avere avuto questo risultato e contribuito ad ottenerlo è una grandissima soddisfazione. La tecnologia ha aiutato: gol line technology e Var".
FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO - "Abbiamo provato ulteriormente ad alzare l'asticella. Il nostro obiettivo è fare meglio del Mondiale in Russia. Questa tecnologia sul fuorigioco ci permetterà di essere ancora più precisi e di avere tempi brevi per non creare attesa che, abbiamo capito, al mondo del calcio non piace. Questo dipende dalla tecnologia che viene utilizzata adesso, di altissimo livello. L'accuratezza è massima e i tempi rapidi. Si identifica l'esatto momento in cui viene colpito il pallone, ci sono informazioni che vengono date 500 volte al secondo. L'immagine che viene fuori è in tre dimensioni, che permette di vedere anche le minime posizioni del corpo".