Cesenamania:| Rosina? Un buon inizio
E' innegabile che sia uno dei più affascinanti, ma al tempo stesso è un mese capace di turbare come nient'altro al mondo gli animi dei tifosi; il mercato è l'essenza stessa dell'attaccamento ai propri colori, a volte più dello stesso calcio giocato, grazie a quel fascino innato ed a quelle strategie che lo investono di una luce noir quasi da thriller: acquisti, prestiti, cessioni, scambi, trattative, comproprietà scandiscono giorno dopo giorno la quotidianità degli appassionati, talvolta semplicemente curiosi, talvolta aggrappati alla viscerale speranza di vedere la propria maglia del cuore addosso a quel preciso difensore o a quel bomber.
Proprio in questo periodo il presidente Campedelli iniziò a muovere i primi passi all'interno del vorace mondo dei procuratori e delle pubbliche relazioni del calcio; correva il gennaio 2008, e il neo patron bianconero cercò invano rinforzi capaci di guidare il Cesena alla salvezza in una stagione maledetta per il cavalluccio. Oggi, dopo la doverosa gavetta, Campedelli ha personalmente messo a segno colpi importanti come Nagatomo e Von Bergen, senza dimenticare Jimenez e Parolo, ma concluso al tempo stesso anche trattative che lasciano tutt'ora giganteschi punti interrogativi, basti pensare a Paonessa, Gorobsov, Tatchidis, giocatori con zero presenze zero in campionato. Ma questo è il mercato di serie A, dove spesso le manovre non sono soltanto a scopo puramente tecnico o tattico, e dove le dinamiche sono decisamente più complesse rispetto a quanto un tifoso possa credere.
I bilanci, in ogni caso, si faranno solo tra qualche giorno; quello che possiamo invece fare oggi è ricordare a chi di dovere quale sia la lista della spesa, che annovera sottolineati in rosso un forte centrale di difesa (si attende il sì di Legrottaglie) ed un attaccante che garantisca 8-10 reti. Alla luce di queste esigenze tattiche evidenti, la speranza è che l'ingaggio di Rosina (cui si attende solo l'ufficialità) non sia sinonimo di rinuncia ad uno dei due elementi di cui sopra, ma che sia invece un'arma in più messa a disposizione di Ficcadenti. Massima fiducia nell'operato della società in queste ultime ore, perché Campedelli ha dimostrato (specie nel caso Mutu che è stato davvero ad un soffio dal bianconero) di saper condurre trattative importanti; la sensazione, tuttavia, è che il cavalluccio abbia preso di fatto un rischio importante nell’andarsi a giocare la delicatissima trasferta di Lecce senza aver prima colmato le note lacune di organico.