Bruno Alves ha fretta:|Ma l'affare è in stand by
ra molti protagonisti della maxi operazione tra Juve e Zenit hanno fretta. Non lo possono dire chiaramente, ma c’è chi lo fa per loro. Autorizzandoti a virgolettare, piuttosto che chiedendoti di mantenere il tutto a livello confidenziale, ma la sostanza non cambia. Bruno Alves ha fretta di trasferirsi alla Juve. Leonardo Bonucci ha fretta di capire quale sarà il suo destino, idem Simone Pepe che un accordo con lo Zenit l’avrebbe già. Gli unici a non avere fretta alcuna sembrano essere Luciano Spalletti e Beppe Marotta. Tuttavia tocca proprio a loro dare l’impulso decisivo a una trattativa che, a occhio, dovrebbe avere un finale scontato. E positivo. Eppure la situazione ieri si presentava statica. A sei giorni dalla conclusione dal mercato, la cosa provoca qualche nervosismo e non pochi interrogativi. In quelli che hanno fretta.
ANDAMENTO LENTO - Ieri abbiamo spiegato che tra le rispettive posizioni ballano quattro milioni di euro, sempre che l’operazione si riduca al solo scambio tra Bonucci e Bruno Alves. Altra cosa qualora dovesse entrarvi pure Pepe. Questo è quanto emerge verificando le diverse ricostruzioni. La distanza ci sembra troppo esigua per produrre un fallimento della trattativa. Oltretutto non è certo un mistero che Spalletti e Marotta siano molto amici, il che rende poco credibile un estenuante braccio di ferro. Intendiamoci, è scontato che entrambi rispettino il rispettivo ruolo e nulla regalino alla controparte, ma non riteniamo credibile che si impuntino, finendo con il farsi dei dispetti. Oltretutto con il fine di non concedere vantaggi all’altro. Tanto per capirci, due come Spalletti e Marotta un’operazione così o non la iniziano proprio, oppure la chiudono in fretta. Invece sta avvenendo esattamente il contrario. Zenit e Juve la tirano per le lunghe.