Borioni: Calciopoli non morirà mai
Certo che gli estensori dell’ultimo verdetto ce l’hanno messa tutta... Moggi aveva “un’irruenta forza di penetrazione anche in ambito federale”. Una retorica che avrebbe la pretesa di motivare una sentenza di condanna, ma non identifica chiaramente il reato commesso. E ancora: Moggi era titolare di uno “strapotere esteso anche agli ambienti giornalistici e ai media televisivi”. Qui c'è spazio per valutazioni inquietanti, anche fuori da Calciopoli. Sono ancora attuali? Il contesto è cambiato? Ma dove eravamo in quegli anni?
Oggi, nell’era digitale e della condivisione di mille realtà, è importante sviluppare un racconto verosimile. Altre vicende giudiziarie ci avevano appena narrato di Mafia Capitale e della teoria del “mondo di mezzo” ed ecco che a distanza di pochi mesi, ma dopo molti anni rispetto ai fatti di Calciopoli, la Cassazione parla di “mondo sommerso” anche nel calcio italiano (dell’epoca). Una dimensione nascosta e parallela, come se di qua fossimo tutti buoni e di là tutti cattivi. Ma è (era) davvero così?
Il racconto che emerge dagli ultimi strali di Calciopoli si fa intrigante, ma perde verosimiglianza, risulta ormai fuori contesto. Dentro Calciopoli, a questo punto, c’è un po’ di tutto. Il racconto è verosimile ma sempre meno realistico. Perché prima del testo della Cassazione (che con il suo rigido linguaggio riferisce anche della “incontroversa abilità di penetrazione e di condizionamento dei soggetti che si interfacciavano” con Moggi) sono state narrate mille altre storie dentro quella stessa storia. Ad esempio, dei nuovi signori della Juve all’attacco della storica proprietà che infine architettò il ribaltone; del potente dg che organizzò il suo sistema per controbattere le sfide mediatiche dei suoi nemici; dei giochi di potere interni alla Famiglia tra un ramo ereditario e l’altro; dei Facchetti e dei Meani; di uno scudetto assegnato a tavolino in fretta e furia; di un avvocato difensore che si disse pronto ad accettare la serie C; di nuovi scandali nel calcio; di un risarcimento record richiesto poi dalla Juventus alla Figc e ora, dopo l’intervento dlla Cassazione, di un risarcimento minacciato dalla stessa controparte.
Insomma, di teorie fantastiche, reali o più o meno verosimili ne abbiamo ascoltate tante. Chi le racconta, per motivi di tifo o di interesse economico, sente di essere il depositario della verità e magari ci detta pure lezioni etiche e morali. Chi le ascolta, prova a sua volta a raccontare altre storie.
C’è spazio per tutto e tutti dentro Calciopoli, meno che per un verdetto che sia davvero davvero definitivo.
Luca Borioni