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    Balotelli-Brescia, la verità sulla rottura: colpa della bilancia ma non solo. E ora Raiola è furioso

    Balotelli-Brescia, la verità sulla rottura: colpa della bilancia ma non solo. E ora Raiola è furioso

    • Francesco Guerrieri
    I primi segnali della rottura tra Mario Balotelli e il Brescia c'erano stati già prima del virus. Qualche problema mai risolto con Cellino, lasciato in stand by anche a causa del lockdown. Ma questo non è uno di quei casi nei quali il tempo ha risolto le cose. Anzi, sono peggiorate di volta in volta. E ora è caos totale.

    LE TAPPE - Durante la quarantena il Brescia aveva dato a tutti i giocatori un programma d'allenamento da seguire per mantenersi in forma anche rimanendo a casa. Il minimo indispensabile, per ripresentarsi in una buona condizione al centro sportivo. Mario l'ha seguito? Sì e no. Non ha mai preso parte alle sedute online, per esempio. E quando la squadra è stata convocata per ricominciare gli allenamenti in campo, Balo ha avuto subito un faccia a faccia con Lopez: lui si sente in forma, ma in realtà è sovrappeso per non aver rispettato le indicazioni dello staff. L'allenatore lo fa lavorare a parte, Cellino è una furia. C'è la rottura. La società, stufa dei suoi comportamenti, non vuole farlo più allenare. Mario presenta una lettera di reintegro e se la prende anche con i giornalisti: "Ma come fate a scrivere che non mi alleno al campo? Non pensavo di essere un fantasma invisibile" scrive sui social. Ricomincia a lavorare, sì, ma la pace non dura molto. Perché dopo qualche allenamento a intermittenza è lui a fare dietrofront e a non presentarsi più, ufficialmente per una gastroenterite. Fino a stamattina, quando l'attaccante torna al centro sportivo di Torbole Casaglia ma viene rispedito indietro (QUI tutti i dettagli).

    CONTRATTO E FUTURO - In attesa di capire se domani Balotelli si (ri)presenterà agli allenamenti, il Brescia aspetta la decisione da parte del collegio arbitrale sulla richiesta di rescissione del contratto. La squadra è ultima in classifica a -9 dalla salvezza, il rischio retrocessione è concreto e la società vorrebbe alleggerire il monte ingaggi partendo proprio da quello di Balo, che l'estate scorsa ha firmato un contratto di 3 anni a tre milioni per la prima stagione e poi a salire per le successive due. Nell'accordo è presente anche una clausola, secondo la quale l'attaccante si libererebbe a parametro zero in caso di retrocessione del Brescia. Per questo, l'altra ipotesi, se non dovesse essere accettata la risoluzione immediata, è quella di aspettare la fine del campionato per capire quale sarà il futuro della squadra. In caso di salvezza, ci si siederà a tavolino per trovare una soluzione che vada bene a entrambe le parti. 

    CON RAIOLA - Era iniziata come una favola, l'avventura di Balotelli a Brescia. Si sta trasformando in un incubo. L'attaccante aveva detto no al Flamengo per tornare nella sua città, ma la scintilla non è mai scoppiata: né con i tifosi, né con la società. E anche il suo agente Mino Raiola stavolta non ha mandato giù gli ultimi comportamenti di Mario. Tra i due c'è stima e affetto per un rapporto che va avanti da una vita, ma il procuratore conosce bene il potenziale di Balotelli e per questo se la prende con l'attaccante. Come un padre con il figlio. I sorrisi si sono trasformati in musi lunghi, le speranze sono diventate illusioni di una società che credeva per davvero a una rinascita di Mario. Oggi è tutta un'altra musica, Balotelli-Brescia: una storia mai decollata.

    @francGuerrieri

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