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Atalantamania: per apparire... bisogna sempre soffrire?
La vittoria di ieri sera in terra toscana è stata sicuramente importante sotto due punti di vista: il primo consiste nell'aver ottenuto tre punti contro una diretta concorrente alla salvezza e, in secondo luogo, è stato frutto di un match atalantino ben organizzato, propositivo che ha dato i suoi frutti. Tuttavia, parliamoci chiaro: quei venti minuti (prima del sei minuti supplementari ad incrementare l'angoscia) vissuti praticamente nella propria metà campo sono stati tremendi. Le partite vanno chiuse prima e, mettersi sulle difensive per tutelare un risultato di misura, non sempre ripaga: si veda per esempio la partita di domenica scorsa col Frosinone, in virtù della quale, in 89' l'Atalanta si sprecò in cross, traversoni da ogni parte senza riuscire ad andare in vantaggio, e, soprattutto, senza approfittare dell'infortunio accorso al Luca nazionale che indebolì inevitabilmente l'attacco veronese. Oltre il gol casalingo in extremis, anche la beffa al fotofinish con la capocciata di Pisano smarcato da Raimondi. Ora, non è questione di voler predicare pignoleria giacché siamo solo all'inizio del campionato ma, senza le sue défaillance difensive e non, l'Atalanta avrebbe ben cinque punti in più rispetto a quelli che l'attuale classifica riporta. Chiaro che di se e ma non si vive. Pertanto, torniamo al presente e valorizziamo quanto raccolto in queste cinque partite: una sconfitta, due pareggi e due sconfitte. Bilancio più che positivo.
Il gioco c'è, i movimenti rapidi idem e, come disse Stendardo nel penultimo post partita, il pubblico si diverte. Si rimembri che fino a qualche mese fa, con Colantuono in panca, c'era assai poco per cui divertirsi. Il giocattolo made in Bergamo, montato da miste Reja, c'è, ma, a mio modesto parere, potrebbe essere meglio collaudato: Maxi si sta sacrificando molto nel ruolo di ala e con l'Empoli, specie nel secondo tempo, ha ostentato in fase offensiva, venendo meno alla capacità di saltare l'uomo e rallentando le manovre offensive. In situazioni come queste, perché non optare per un cambio in seconda frazione con D'Alessandro? Buona l'idea, invece, di far alternare Pinilla e Denis sperando che quest'ultimo possa tornare a siglare qualche gollonzo in più. Voto ottimo per l'accoppiata Paletta e Toloi: pulizia negli interventi e massimo ordine davanti a Sportiello. Wow.