Calciomercato.com

  • Atalantamania: Gasp ci vede meglio… dall’Altissimo!

    Atalantamania: Gasp ci vede meglio… dall’Altissimo!

    • Marina Belotti
    Non può essere una coincidenza che, per la seconda volta col Milan, a dirigere la squadra da bordo campo ci sia lui, Tullio Gritti, e che sempre in extra-time la Dea riacciuffi il pari. Un curriculum di tutto rispetto per il vice, quando Gasperini ne combina una delle sue, l’Olimpico di Roma lo sa. Niente male la Dea della ripresa, e forse non solo per il fantasma ‘Inter infinita’ in un derby incrociato tra lombarde o per la bravura del tecnico che il Gasp si tiene stretto in ogni piazza, ma per un punto di vista diverso: quando vede la gara dall’alto, anzi, dall’altissimo punto della tribuna milanese, il mister nerazzurro intuisce i cambi, come per magia. Peccato che, un minuto dopo, Higuain porti già i guai…

    IL DIAVOLO VESTE PASA - E così, per la seconda volta consecutiva, la Dea si ritrova con una formazione sbagliata in partenza. E dire che in conferenza il mister aveva detto, e ripetuto più volte: “Per il momento insisto su Zapata con i titolari definiti”. E invece niente Duvan, era solo un altro dei suoi giochetti per confondere Gattuso: in campo c’è un ner(azzurro) più piccolo, in tutti i sensi, Musa Barrow, spaesato come non mai, che non salta e non si muove e che, alla prima domenica autunnale, rimpiange gli avversari di Primavera. Il Papu è costretto a tenere palla perché Pasalic, non solo non perviene e sembra dalla parte dei nemici, ma l’unica occasione buona se la mangia: salgono a sette i gol sprecati, tra Coppa e campionato, a due passi dal Donnarumma di turno. Insomma, dall’Altissimo Gasp vede una Dea in balia del Diavolo ed ecco che interviene provvidenziale…

    RIGOL - Ma i cambi in seconda, si sa, non sono il massimo e infatti, dopo l’assist capolavoro di Zapata e lo sprint di Rigoni, la sua Dea è di nuovo sotto: Bonaventura questa volta prende le misure del fuorigioco e del legno; un altro ex indiavolato punisce Bergamo. E se dalla sua altissima postazione Gasperini si chiedeva se Rigoni era utile, se era quello di Roma o di Ferrara, la risposta arriva da una firma illeggibile per il Gigio rossonero. La sua grinta, equiparabile solo a quella di de Roon, ha fatto centro col sinistro, e anche questa volta la doppietta sarebbe arrivata col primo tempo in campo: Rigol serve eccome, i suoi tre gol negli spezzoni di gara ancora di più, inutile fingere che non sia così in quei di Zingonia…

    GRANA(TA) - Ora però c’è poco da esultare, perché il futuro, o fuToro, ci parla di una squadra infuriata col Napoli, che vuole vendicare a tutti i costi il 2-1 del 22 aprile, quando il Toro entrò in costellazione. La Dea deve rivedere i suoi titolari così definiti: Toloi sempre in ritardo, Freuler puntuale per nazionalità ma molle in mediana, Gosens saltato secco da Suso e compagnia bella, Castagne quasi inesistente e il rinnovato di lusso Gasperini che deve saperne una più del Diavolo al fischio d’inizio, ma quello dopo il break, dove qualcosa si è già rotto. Otto gol subiti in quattro partite allarmano quanto i sedici mangiati sulla porta: contro i granata ci vuole grinta, contro la Viola ci voglion punti. Oppure la Dea sarà obbligata a pagare, a meno che i cambi giusti non frantumino le cambiali.

    Altre Notizie