Prato senza acquirenti: possibile accordo con la Fiorentina
L.C.
Un nulla di fatto, anche nel secondo incontro, tra gli imprenditori e l'amministrazione comunale per trovare un modo per rilevare il Prato. Il presidente Andrea Toccafondi a fine 2013 aveva annunciato il desiderio di passare la mano alla fine della stagione. Tra l'altro lo conferma lo stesso patron biancazzurro come ribadito nella lettera che ha inviato proprio al sindaco Roberto Cenni. Il patron ha deciso e non torna indietro. 'La città deve decidersi, chi vuole può farsi avanti per entrare nel Prato con una percentuale variabile, che i Toccafondi nel Prato rimarranno - aveva scritto al sindaco - con una quota anche minima, che la questione stadio è legata a doppio filo al progetto che si vuol fare per il calcio a Prato e che lui non vuole soldi per sé, perché la società è sana, non ci sono debiti da ripianare e chi entra spende solo per allestire una stagione in base all’obbiettivo prefissato'.Gli imprenditori convocati dal sindaco, peraltro assente all’incontro, hanno espresso una volontà diversa da quella iniziale «Vogliono dare una mano al Prato calcio sotto forma di sponsor - spiega l'assessore ai lavori pubblici Roberto Caverni al quotidiano Il Tirreno- non si parla di azionariato diffuso ma di sponsorizzazione. Vogliono creare un pool di sponsor che possa sostenere l'attuale proprietà. Questo può essere un motivo per far continuare l'attuale proprietà». Ma patron Toccafondi ha confermato quello che ha scritto nella lettera inviata al sindaco Cenni, dove lui e la sua famiglia si farebbero da parte per dare spazio a un progetto diverso. L'unica vera possibilità che adesso è venuta fuori anche dal secondo incontro è una sponsorizzazione di circa 500/600 mila euro divisa tra gli imprenditori presenti, circa 20, tra i quali Carlesi, Nesi, Logli e Xu Qiulin, conosciuto come Giulin. In queste ore una società storica come il Bari è fallita e tante altre sono in difficoltà, il Prato è forse una delle poche che ha i bilanci a posto e che non ha situazioni debitorie nei confronti dei giocatori e dei fornitori. Bisognerebbe partire proprio da questo dato per far si che il gruppo di imprenditori potesse davvero fare un'acquisizione della società anzichè solamente dare un supporto esterno. In questo momento c'è titubanza e nessuno vuole prendere quote dell'Ac Prato. I temi sul tavolo sono lo stadio e qui sarà molto probabilmente la prossima amministrazione a decidere il da farsi e soprattutto se basterà questo supporto esterno al patron o deciderà di lasciare. E' ancora sul tavolo la trattativa con la Fiorentina ma in quel caso si parlava solo di area tecnica. I dubbi ci sono e rimarranno forse fino al termine del campionato quando ci sarà una sola serie C. Tra le squadre iscritte ci sarà anche il Prato calcio?