Milan camaleontico: quanti jolly!
- Federico Albrizio
JOLLY DAL MERCATO - Una caratteristica, la polivalenza, che fa da filo comune ai tanti acquisti dell'estate milanista. A partire dall'attacco: se André Silva e Kalinic sono due punte più canoniche (in grado di giocare sole o convivere con un altro centravanti), Borini è capace di giostrare su tutto il fronte e, grazie al suo dinamismo, essere addirittura adattato a esterno di centrocampo come accaduto nella ripresa contro il Crotone. E' proprio in mezzo al campo però che Montella trova i suoi veri jolly, con un tris tutto qualità: Calhanoglu e i due 'veterani' Bonaventura e Suso, tre giocatori che possono essere impiegati come mezze punte, trequartisti, esterni nel tridente (il turco più indietro sotto questo punto di vista) o come interni, ruolo al quale si sta gradualmente adattando proprio Calhanoglu, acquistato dal Bayer Leverkusen. Se a loro poi si aggiunge il poker di mediani Biglia-Kessie-Locatelli-Montolivo, va da sé che le scelte si moltiplicano. Non solo attacco e centrocampo però, se Montella ha a disposizione più moduli è merito anche della duttilità dei difensori acquistati: Bonucci e Musacchio al centro garantiscono la possibilità di schierarsi sia in linea a quattro che passare a una difesa a tre (anche Romagnoli e Zapata possono giocare a tre), soluzione questa garantita anche dalla presenza in rosa di Conti e Ricardo Rodriguez, ora terzini ma già utilizzati anche come esterni di centrocampo come anche Antonelli e Abate. Un focus particolare lo meritano lo svizzero e Calabria, che parzialmente stanno alterando le ultime mosse di mercato. Fassone e Mirabelli lavorano alle uscite di Paletta e Gomez, ma non all'acquisto di un centrale per sostituirli in caso di partenza. Il motivo? Il Milan può continuare con quattro centrali di ruolo (più Simic) e la coppia Rodriguez-Calabria, per i quali Montella non esclude anche l'eventualità di un utilizzo come centrali esterni nella difesa a tre. Parlando di jolly...
QUANTI MODULI PER MONTELLA - Giocatori duttili per una squadra 'camaleontica' dicevamo ed effettivamente i rossoneri possono disporsi in campo in più modi. Al momento Montella insiste sul 4-3-3 per due motivi: innanzitutto l'indisponibilità di Romagnoli, che si avvicina al rientro, in secondo luogo ma non per importanza per non penalizzare Suso, considerato come il leader tecnico della squadra almeno in fase di possesso. Lo spagnolo parte sovente da destra, ma la sua tendenza ad accentrarsi apre la porta ad altre tre possibilità: schierarlo come trequartista puro alle spalle delle punte, come mezza punta destra in un ipotetico 3-4-3 o come seconda punta in appoggio a un centravanti; proprio quest'ultima soluzione renderebbe utilizzabile quel 3-5-2 che con l'arrivo di Bonucci sembrava più che una semplice ipotesi per i rossoneri. In mediana poi tutto è possibile: i quattro sopra citati sono in grado di schierarsi sia a tre sia in linea a due, questo secondo scenario rilancerebbe in particolare Locatelli che da regista puro a tre ha faticato nelle prime uscite estive. Una squadra e tanti moduli, ma con un'identità chiara: Montella vuole una formazione offensiva, corta e che non giochi più di rimessa come la scorsa stagione ma sia prevalentemente in controllo della sfera, come testimoniato anche dal picco dell'80% di possesso palla toccato contro il Crotone (partita certamente viziata dall'inferiorità numerica dei calabresi). Per ora avanti con il 4-3-3, ma pronti a cambiare veste a seconda dell'avversario: il mercato regala al Milan e a Montella un 'guardaroba' degno delle più quotate boutique.
@Albri_Fede90